Tentano di dare fuoco alle sterpaglie: morti l'80enne di Ugento e la 62enne di Merine

Tentano di dare fuoco alle sterpaglie: morti l'80enne di Ugento e la 62enne di Merine
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Mercoledì 22 Giugno 2022, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 08:37

Avvolti dalle fiamme mentre tentano di dare fuoco alle sterpaglie: due morti nel Salento. E' morto nella notte Carlo Sangiorgio, l'80enne di Ugento ricoverato ieri in gravissime condizioni. Mentre ha lottato tra la vita e la morte ed infine è morta in mattinata anche Maria Piconte, la 62enne di Merine di Lizzanello rimasta ustionata sull'80%del corpo.

Bruciava sterpaglie: avvolto dalle fiamme


Il rogo in cui è rimasto coinvolto l'anziano di Ugento è scoppiato ieri mattina in un appezzamento su via Acquarelli.

Il pensionato aveva raggiunto il terreno per svolgere, come di consueto, piccoli lavori di manutenzione e, stando agli elementi raccolti dagli investigatori, nel tentativo di dare alle fiamme un cumulo di sterpaglie è stato avvolto dalle fiamme. Ad accorgersi di quello che era accaduto sono stati alcuni familiari, allarmati per il suo mancato rientro a casa: raggiunto il terreno, hanno trovato l'80enne a terra e con i segni delle gravi ustioni sul corpo. Sul posto è giunta un'ambulanza del 118, che ha trasportato il malcapitato al pronto soccorso dell'ospedale Francesco Ferrari di Casarano in codice rosso. I medici, poi, valutate le condizioni e la gravità delle bruciature, hanno ritenuto opportuno il trasferimento del ferito al Perrino di Brindisi, dove il pensionato è arrivato in gravissime condizioni. Purtroppo, l'uomo non ce l'ha fatta ed è morto nella notte. I funerali domani alle 17 nella cattedrale di Ugento.

Il luogo dell'incendio è stato raggiunto dai carabinieri della stazione cittadina, diretti dal luogotenente Alessandro Borgia. I militari hanno acquisito tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica dell'accaduto. Purtroppo non ci sono testimoni, ma l'analisi dei luoghi e degli oggetti ritrovati nelle vicinanze del rogo avvalorano l'ipotesi dell'incidente nel tentativo di dare fuoco a un cumulo di sterpaglie. Della vicenda è stato informato il pubblico ministero di turno presso la Procura di Lecce.

L'altro incidente a Merine

L'incidente di Merine, invece, è avvenuto intorno alle 18. Stando ad una prima ricostruzione della dinamica, la donna, Maria Piconte, stava bruciando un cumulo di sterpaglie nel giardino di casa aiutandosi con una confezione di alcol, quando la tanica è esplosa. La vampata le ha causato ustioni di terzo grado sull'80 per cento del corpo. La malcapitata è stata trasferita d'urgenza al reparto Grandi ustionati del Perrino, dove è arrivata in gravissime condizioni ed è deceduta nella mattinata odierna.

Altro incendio a Gemini


Nel pomeriggio di ieri, poi, un altro grave incendio si è sviluppato sempre a Ugento, alla periferia della frazione Gemini. Le fiamme sono divampate in alcuni uliveti a ridosso della strada che conduce alla marina di Torre Mozza e sono arrivate fin dentro i cortili di diverse abitazioni, danneggiando anche alcuni automezzi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli, che a fatica hanno domato le fiamme con l'aiuto anche di alcuni residenti nella zona. Le origini dell'incendio non sono ancora chiare: potrebbe essersi trattato di un episodio accidentale come di un atto di natura dolosa. Si tratta dell'ennesimo rogo ai danni del territorio di Ugento, quest'anno già duramente provato dagli incendi nonostante la stagione estiva sia appena all'inizio.

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