Avvocati, verso un Altavilla bis, a De Mauro più preferenze, ma sarà minoranza. Tutti i risultati

Avvocati, verso un Altavilla bis, a De Mauro più preferenze, ma sarà minoranza. Tutti i risultati
di Alessandro CELLINI
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Giovedì 9 Maggio 2019, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 07:39
Dodici candidati del gruppo della presidente uscente Roberta Altavilla, nove appartenenti allo schieramento del professore Antonio De Mauro (risultato il più suffragato), quasi tutto il consiglio in scadenza riconfermato. E gli ineleggibili tra i primi per numero di preferenze ricevute. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla due giorni di voto degli avvocati, chiamati a rinnovare il Consiglio dell'Ordine per il quadriennio 2019-2022.

Alta l'affluenza: hanno votato 3.326 avvocati, pari al 70 per cento dei 4.721 aventi diritto. Un voto che si è caratterizzato per l'estrema polarizzazione: tutti e ventuno i posti in Consiglio sono stati accaparrati dai candidati dei due principali schieramenti, che non hanno lasciato agli altri colleghi nemmeno le briciole. Su tutto, però, si allunga l'ombra dei ricorsi: già tre esclusi hanno annunciato di non voler chiudere qui la contesa.

È dunque De Mauro l'avvocato più votato dai colleghi: ha raccolto 1.654 preferenze. Ma è la Altavilla (1.387 voti) a veleggiare verso un nuovo mandato alla guida dell'avvocatura salentina. Dalla sua ha il peso elettorale dei candidati del suo gruppo che ce l'hanno fatta: Vincenzo Caprioli (1.139), Andrea Lanzilao (1.107), Luigia Fiorenza (1.037), Laura Bruno (976), Simona Bortone (965), Raffaele Fatano (942), Maurizio Valentini (839), Cosimo Rampino (836), Paolo Marseglia (820), Viviana Patrocinio (754) e Giuseppe Gallo (710).

Dodici su ventuno: la maggioranza. Sono invece nove gli appartenenti al gruppo di De Mauro che hanno ricevuto la fiducia degli elettori: oltre allo stesso De Mauro, faranno parte del nuovo Consiglio Silvio Bonea (911), Cristiano Solinas (892), Simona Guido (773), Sergio Limongelli (769), Cinzia Vaglio (707), Annarita Marasco (705), Rita Perchiazzi (703) e Isabella Fersini (699). Esclusi gli altri quarantaquattro candidati, alcuni anche di peso, che potranno guardare solo da lontano la formazione del nuovo Consiglio e la distribuzione delle cariche. Fuori i gruppi che si erano contrapposti al duopolio Altavilla-De Mauro, fuori gli indipendenti che aveva cercato di scardinare la forza elettorale dei colleghi più forti.

Al momento, come detto, gli equilibri all'interno della nuova assise, per come questa è composta, suggeriscono un esito quasi scontato: la rielezione di Roberta Altavilla alla guida dell'Ordine. Le procedure per l'individuazione del presidente (e anche delle altre cariche di vice presidente, segretario e tesoriere) prevedono che il Consiglio si riunisca una prima volta (questo avverrà nei prossimi giorni) e a maggioranza assegni le cariche citate. Un compito tutt'altro che facile, in ogni caso, se l'auspicio dei consiglieri è quello di convergere verso una figura condivisa ed evitare lo scontro già nella prima riunione.
Le due giornate di voto sono scivolate via senza registrare alcun problema particolare. Gli avvocati hanno dovuto fare i conti con un nuovo sistema elettorale, tutto elettronico, che ha permesso di conoscere il nome degli eletti già pochi minuti dopo la chiusura delle urne. Un sistema che tuttavia avrebbe potuto rivelarsi particolarmente ostico, soprattutto per quegli avvocati meno avvezzi alla tecnologia. E invece alla fine solo sette sono state le schede nulle; otto quelle bianche.

Giochi ormai chiusi? Tutt'altro. Perché il voto ha premiato quei candidati che per la legge tuttora in vigore risultano ineleggibili. Sono in sei (Altavilla, Capriolio, Fiorenza, Bruno, Bortone e Fatano), tutti con alle spalle già due mandati consecutivi nel Consiglio dell'Ordine. Se da un lato questo è il segnale che l'avvocatura leccese ha tenuto in scarsa considerazione il tema del limite del doppio mandato, dall'altro apre la strada a una serie di contestazioni post-voto. Già tre colleghi hanno annunciato di voler presentare un ricorso al Consiglio nazionale forense: si tratta di Silvio Verri (che ha dato mandato all'avvocato Pietro Quinto), Arcangelo Corvaglia e Tommaso Stefanizzo. Sono tutti in posizione utile per essere ripescati nel caso in cui il Cnf decida di escludere gli ineleggibili.

Questo rimetterebbe tutto in discussione: una nuova composizione del Consiglio rimescolerebbe le carte in tavola e toglierebbe, di fatto, la maggioranza alla Altavilla. Ma si tratta di considerazioni che riguardano il futuro: la questione verrà discussa dal Cnf molto dopo la prima riunione del Consiglio e dunque della nomina del presidente. Senza contare, poi, che è stato proprio il Cnf a sollevare la questione della incostituzionalità della norma che prevede la retroattività del limite del doppio mandato. È possibile, tuttavia, che anche questi aspetti condizioneranno in qualche modo gli equilibri attuali all'interno del Consiglio.


Questi i nuovi consiglieri dell'Ordine degli avvocati di Lecce e le relative preferenze:

Antonio De Mauro 1.654
Roberta Altavilla 1.387
Vincenzo Caprioli 1.139
Andrea Lanzilao 1.107
Luigia Fiorenza 1.037
Laura Bruno 976
Simona Bortone 965
Raffaele Fatano 942
Silvio Bonea 911
Cristiano Solinas 892
Maurizio Valentini 839
Cosimo Rampino 836
Paolo Marseglia 820
Simona Guido 773
Sergio Limongelli 769
Viviana Patrocinio 754
Giuseppe Gallo 710
Cinzia Vaglio 707
Annarita Marasco 705
Rita Perchiazzi 703
Isabella Fersini 699

Di seguito il file con tutti i risultati e le preferenze.
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