Auto contro tir, muore cuoca di 57 anni: inutile anche l'airbag

Auto contro tir, muore cuoca di 57 anni: inutile anche l'airbag
di Katia PERRONE
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Martedì 10 Settembre 2019, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 14:38
Stava percorrendo la via che da Trepuzzi conduce a Squinzano, pronta da iniziare una nuova giornata di lavoro. Invece sul suo percorso Santa Marti, 57enne di Trepuzzi, dipendente di una mensa a Cerano, ha incontrato la morte.
La sua auto, una Fiat Panda bianca, ha tamponato un tir delle Terme Santa Margherita di Savoia che viaggiava nella stessa direzione e si è incastrata con il cofano sotto l'autoarticolato. Un impatto violentissimo che ha provocato ferite e lesioni gravi alla donna che è deceduta poco dopo l'impatto. All'arrivo dei sanitari del 118, per la donna non c'era purtroppo più nulla da fare. Neanche l'apertura degli airbag le ha potuto salvare la vita.
La donna, con la sua auto, sarebbe andata a sbattere contro l'autoarticolato, utilizzato per trasporti speciali, senza neanche frenare. Almeno questo risulta dai primi rilievi eseguiti dagli agenti della Polizia locale di Trepuzzi, intervenuti dopo la chiamata di alcuni automobilisti di passaggio, insieme ai carabinieri della locale stazione. Sull'asfalto vetri rotti, detriti ma nessun segno di frenata. L'auto della donna si è fermata di colpo, dopo l'impatto violento, a metà strada tra Trepuzzi e Squinzano, all'altezza dell'azienda Revolution Store lungo la strada provinciale 357, o nota ai più come Statale 16.

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La dinamica dell'incidente non è chiara. Come non è chiaro se la donna, che in quel momento viaggiava da sola diretta sul posto di lavoro, sia stata colta da un improvviso malore, se si sia distratta per pochi secondi, che le sono stati fatali, se a causare il tamponamento sia stata la velocità che non le ha dato il tempo di accorgersi dell'ostacolo e di frenare in tempo, se abbia provato ad azzardare un sorpasso per poi rientrare velocemente, o se la causa dell'incidente sia stata ancora un'altra. L'unica cosa certa al momento è che il tragico schianto è avvenuto lungo un rettilineo di appena un paio di chilometri ma che è da anni teatro di numerosi incidenti stradali, anche mortali.
E ieri, purtroppo, la comunità di Trepuzzi è stata segnata da un nuovo lutto. In tanti si sono stretti intorno ai familiari, giunti sul luogo dell'incidente insieme ai tanti conoscenti che sono stati raggiunti dalla notizia dell'incidente, circolata in paese pochi minuti dopo l'accaduto. Tanto nei negozi del centro, nei bar, sui social e con telefonate e messaggi di chi, in quel momento, si è ritrovato a passare sul luogo dell'incidente mentre andava a lavoro, prima che il tratto di strada in entrata e in uscita da Trepuzzi e Squinzano fosse chiuso al traffico per permettere ai sanitari di operare sul posto, di portare via il corpo della donna - poi trasferito presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce - e alle forze dell'ordine di eseguire i rilievi necessari prima di sequestrare i mezzi coinvolti.
Con l'incidente stradale di ieri, l'ultimo in ordine di tempo, si chiude un'estate funestata da numerosi decessi sulle strade del Salento macchiate di sangue, in pieno giorno come a notte fonda. Velocità, disattenzione, manovre azzardate, utilizzo improprio di cellulari alla guida, o mancato utilizzo di cinture o casco di protezione le cause sono state diverse in questi due mesi durante i quali a perdere la vita sono stati tanti automobilisti e centauri.
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