Attentato contro un calciatore:
auto bruciata nella notte

Attentato contro un calciatore: auto bruciata nella notte
di Claudio Tadicini
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Lunedì 21 Maggio 2018, 23:29 - Ultimo aggiornamento: 23:30
Hanno cosparso di benzina l’auto di un giovane calciatore e poi hanno scatenato le fiamme. Il destinatario del misterioso atto intimidatorio è il 23enne leccese Tiziano Prinari, centrocampista dell’A.C. Nardò, con cui quest’anno è riuscito a centrare - persino con anticipo - l’obiettivo della salvezza nel girone H della Serie D, la quarta serie nazionale di calcio.
L’incendio, sulla cui natura dolosa non sembrano esserci dubbi, è divampato la scorsa notte in via Bartolomeo De Rinaldis, una traversa di via Monteroni, zona “Casermette”, alla periferia di Lecce, nei pressi dell’abitazione dove il giovane calciatore granata vive con la famiglia.
Il raid incendiario è stato portato a termine attorno alle 3.30 della notte tra domenica e lunedì, quando alcuni residenti nella strada, destati dal crepitìo delle fiamme e dal fumo prodotto dall’incendio in corso, hanno scorto le lingue di fuoco ed hanno immediatamente composto il 115, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco.
Le fiamme, subito domate dai “caschi rossi” accorsi dal vicino comando provinciale di viale Rossini, hanno danneggiato la parte anteriore della Mini Cooper D, cointestata al giovane centrocampista leccese, che si trovava parcheggiata lungo la via, nonché la ruota sinistra.
Il successivo sopralluogo, eseguito alla presenza degli agenti della sezione Volanti nel frattempo accorsi sul posto, ha consentito di accertare la natura dolosa delle fiamme: nelle vicinanze della vettura presa di mira, infatti, è stata rinvenuta e sequestrata una bottiglietta in plastica, contenente residui di liquido infiammabile.
Le indagini per risalire ai responsabili sono affidate agli investigatori della Squadra mobile della Questura di Lecce, che stanno vagliando la presenza di eventuali telecamere di sicurezza nella zona: dall’analisi dei filmati, infatti, i poliziotti sperano di raccogliere elementi utili per identificare gli autori dell’atto intimidatorio. Agli agenti anche il compito di risalire al movente che ha “armato” la mano incendiaria: al momento parrebbe escluso qualsiasi collegamento con l’attività calcistica della vittima.
Dopo avere militato da ragazzino nelle giovanili di due club di Serie A, Chievo Verona ed Inter, il centrocampista centrale leccese Prinari ha indossato le maglie del Casarano, del Chieti, poi ancora Nardò e Bisceglie, prima di tornare nuovamente a difendere i colori del Toro. La notte scorsa, però, qualcuno – al momento rimasto ancora senza nome - ha voluto lanciargli un messaggio intimidatorio, affidandosi ad una bottiglietta di benzina ed al fuoco.
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