università del Salento, tasse più alte per 9mila studenti. Rincari da 155 fino a 390 euro

università del Salento, tasse più alte per 9mila studenti. Rincari da 155 fino a 390 euro
di Mattia CHETTA
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Martedì 23 Maggio 2023, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 12:03


Dal prossimo anno accademico tasse più alte per circa 9mila iscritti all'Università del Salento e nei pressi di piazza Tancredi monta la protesta degli studenti con conseguente levata di scudi dei sindacati. Dopo i pareri della Commissione bilancio e del Senato accademico quest'ultimo tenutosi nella mattinata di ieri si attende ora il Consiglio di amministrazione.

Le proteste degli studenti


Intanto, in attesa della votazione finale sulle modifiche della contribuzione studentesca, è già bagarre tra gli universitari che ritengono «inaccettabile» la posizione politica assunta dall'ateneo, tenendo conto che le ultime rettifiche sul sistema di tassazione sono state apportate solamente due anni fa, in piena pandemia.

E se il CdA di UniSalento dovesse accogliere quanto votato dalla Commissione e dal Senato, uno studente dovrà pagare 890 euro l'anno contro i 722 previsti attualmente. Per le successive fasce di reddito, invece, gli aumenti oscillerebbero tra i 245 e i 390 euro.


«Già due anni fa ha dichiarato Alessio Chiriatti, senatore e delegato alla tassazione di Link Lecce abbiamo denunciato l'inadeguatezza del sistema di tassazione che oggi ha dimostrato avere un buco di oltre 1 milione di euro, andando di conseguenza a proporre al Senato accademico l'ennesimo aumento delle tasse già dalla fascia a ridosso della no-tax area, con un aumento di circa 200 euro l'anno per la fascia sotto i 30.000 euro di Isee, popolazione che conta circa 9.000 studenti e studentesse».
Gli aumenti, dunque, non farebbero altro che appesantire la situazione economica di migliaia di famiglie, già alle prese con rincari e inflazione, minacciando allo stesso tempo il diritto allo studio, tema che negli ultimi giorni ha catalizzato l'opinione pubblica con i costi di affitto, considerati inaccessibili, delle camere riservate agli studenti. Con Link, sul piede di guerra anche Udu Lecce. «Il nuovo modello proposto dall'Università del Salento sottolinea la senatrice Laura Piccirillo rappresenta un sistema che, ancora una volta, va a scapito di tutti quegli studenti e quelle studentesse che si trovano nella fascia di reddito appena superiore alla no-tax zone. Con il nuovo sistema di tassazione, si denota un aumento che parte da 155,55 euro per arrivare ad oltre 390 euro per ogni fascia».

Il rettore


A rispondere alle proteste degli studenti è il rettore Fabio Pollice sostenendo di apprezzare, malgrado il voto contrario, la reazione della componente studentesca. «Ritengo che gli studenti abbiano dato un segnale ma la soluzione non può venire dal Senato accademico: in queste condizioni le università saranno costrette a galleggiare e l'autonomia differenziata darebbe il colpo di grazia ad una situazione già grave. Due anni fa abbiamo modificato il sistema di tassazione, approvato grazie al consenso degli studenti, con l'impegno di modificarlo se il piano non avesse raggiunto l'obiettivo in termini di entrate. Questo differenziale a distanza di due anni non è stato raggiunto, motivo per il quale siamo dovuti intervenire modificando il modello, non aumentando gli importi ma redistribuendo la tassazione che è stata spalmata meglio per raggiungere il risultato concordato.

Aumenti contenuti

Una rimodulazione quindi che per alcune fasce comporta un aumento comunque molto contenuto. Inoltre ha proseguito Pollice , da uno studio dell'Università della Calabria che ha citato UniSalento emergono ulteriori difficoltà. Noi abbiamo il 64% di studenti che rientrano nella no-tax area mentre l'Università dell'Insubria ha un'incidenza nettamente inferiore, tra il 20% e il 30%. Noi incassiamo, al netto delle compensazioni ministeriali e dei 3.000 studenti in più, meno della metà delle entrate dell'Insubria. Ma anche dovesse funzionare il modello comunque non permetterebbe di pianificare investimenti per migliorare l'università, perciò una situazione veramente insostenibile».
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