C'è anche un leccese, Giorgio Dell’Anna, di Nardò, tra le Trentotto persone arrestate insieme all'ex boss della banda della Magliana Salvatore Nicitra nell'operazione "Jackpot".
Nicitra era a capo di un'associazione per delinquere che negli anni ha monopolizzato l'area a nord di Roma, assumendo il controllo, con modalità mafiose, nella distribuzione e gestione di slot machine, videolottery, giochi e scommesse online. Gli apparecchi per il gioco d'azzardo venivano imposti con carattere di esclusività alle attività commerciali di Roma e provincia. L'operazione è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Roma e si è estesa alle province di Viterbo, Terni, Padova, Lecce, fino ad arrivare in Spagna e in Austria.
Le indagini hanno permesso di far luce anche su cinque delitti finora irrisolti, di cui quattro avvenuti nel quartiere romano di Primavalle alla fine degli anni ottanta, e uno avvenuto all'interno dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Obiettivo degli omicidi, consolidare il potere criminale di Salvatore Nicitra tra i quartieri capitolini di Primavalle, Casalotti, Montespaccato, Monte Mario, Cassia e Aurelio. In particolare, i casi che finora erano considerati irrisolti, riguardano l'omicidio di Giampiero Caddeo, il duplice assassinio di Paolino Angeli e di Roberto Belardinelli, la morte di Valentino Belardinelli e il tentato omicidio di Franco Martinelli.
Nel corso della stessa operazione i carabinieri hanno avviato un sequestro di beni, mobili e immobili, utilizzati per i reati o comunque acquisiti con proventi illeciti per un valore complessivo di 15 milioni di euro. In carcere, infatti, è stato accompagnato anche Giorgio Dell’Anna, di Nardò, ora ristretto presso la casa circondariale del capoluogo salentino.