Arnesi da scasso e telecamere: il doppio giallo dei controlli

Arnesi da scasso e telecamere: il doppio giallo dei controlli
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Martedì 13 Novembre 2018, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 09:25

C'è il giallo dell'ingresso nella filiale: un lavoro pulito, cioè fatto senza scassinare nulla. Poi c'è il mistero di come - ammesso che il ladro si sia introdotto venerdì pomeriggio confondendosi tra i clienti - sia riuscito a rimanere dentro la banca e di come poi sia riuscito a far entrare i complici senza far scattare l'allarme. Ma i punti oscuri di quello che rischi di diventare il colpo del secolo sono ancora tanti: come hanno fatto a portare in banca un borsone pieno di arnesi da scasso gabbando il metal detector dell'ingresso e senza far scattare l'allarme? E perché, all'improvviso, i ladri si sono dati precipitosamente alla fuga?
A far luce sulla dinamica del furto alla filiale della Bnl di piazza Sant'Oronzo ci penseranno gli uomini della Squadra mobile, che potranno contare sui risultati dei rilievi che per tutta la notte di domenica e fino a lunedì pomeriggio hanno portato avanti i colleghi della Scientifica. Il materiale su cui lavorare è tanto: all'interno del caveu i ladri hanno lasciato molte tracce, segno che qualcosa è andato storto e sono stati costretti a scappare dimenticando anche un trolley con circa 80mila euro dentro. Insieme con il trolley, i poliziotti hanno trovato tre borsoni vuoti che evidentemente avrebbero dovuto essere riempiti e un altro borsone pieno di arnesi da scasso, utilizzati per compiere il certosino lavoro di apertura e conseguente svuotamento, una per una, di 80 cassette di sicurezza. Forse contavano di aprire anche le restanti 230, ma qualcosa deve averli disturbati e si sono dati alla fuga. Senza rompere nulla e senza attirare sospetti, così come erano entrati. Un dettaglio ha colpito l'attenzione degli investigatori: all'interno di un recipiente c'era del liquido, verosimilmente urina. Segno che i ladri hanno passato molte ore all'interno del caveau e che non volevano lasciare tracce organiche della loro presenza. E infine c'è il nodo delle videocamere manomesse ma che, si spera, potrebbero aver ripreso qualcosa che potrebbe essere recuperato dalla centrale di Roma. V.Bla.

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