Armadi, tavoli, sedie realizzati dai detenuti: i penitenziari italiani cambiano l'arredamento. Sono 185 i detenuti che realizzeranno gli arredi per rinnovare gli interni degli istituti penitenziari italiani: 110 nella casa circondariale di Lecce e 75 nella casa di reclusione di Sulmona da gennaio produrranno armadi, tavoli, sedie e sgabelli in legno per i 190 istituti sul territorio nazionale.
Il progetto
L'iniziativa è possibile grazie al progetto "Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l'inclusione attiva delle persone in esecuzione penale" (Milia) finanziato tramite il Pon Inclusione 2014-2020 e finalizzato al recupero e al rafforzamento delle competenze delle persone recluse e all'acquisizione di professionalità richieste dal mercato del lavoro.
A Lecce 45 detenuti, selezionati fra quelli con fine pena inferiore a 5 anni, dopo colloqui con gli operatori del locale Centro per l'impiego stanno svolgendo attività formativa teorica, alla quale seguirà quella pratica all'interno della falegnameria.
A Sulmona, invece, i cinque corsi formativi, ciascuno per 16 detenuti, sono alle battute finali: a dicembre prossimo si svolgeranno gli esami per il conseguimento degli attestati di qualifica ai quali seguiranno le attività di tirocinio.