Archeologia, restyling per l'anfiteatro romano: reperti in mostra e illuminazione a piazza Sant'Oronzo

Archeologia, restyling per l'anfiteatro romano: reperti in mostra e illuminazione a piazza Sant'Oronzo
di Stefania DE CESARE
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Giovedì 9 Giugno 2022, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 08:09

Nuovo restyling in vista per l'Anfiteatro romano. Uno dei tesori più importanti della città, situato nel cuore di piazza Sant'Oronzo, presto sarà sottoposto a nuove cure finalizzate non solo al recupero ma anche alla sua promozione e fruizione turistica. La Direzione Regionale Musei Puglia, che gestisce il bene, è pronta a far partire il progetto di restauro, valorizzazione e accessibilità che porterà a nuova vita il monumento.

I dettagli

I dettagli dell'intervento, insieme al cronoprogramma dei lavori, saranno presentati al pubblico la prossima settimana (martedì 14 giugno, all'Open Space di Palazzo Carafa) durante una conferenza stampa alla presenza, oltre che del direttore Luca Mercuri, anche del sindaco Carlo Salvemini e della Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce Francesca Riccio. Percorsi di visita, musealizzazione dei reperti, entrate riservate ai disabili e una nuova illuminazione: sono questi alcuni degli interventi in programma che dovrebbero segnare un cambio di passo per l'anfiteatro, garantendo la piena fruibilità e accessibilità del sito.
Buone notizie, quindi, per un bene che risulta inaccessibile alla città da ormai 4 anni. Il monumento, infatti, è chiuso al pubblico dal 2018, da quando cioè emersero i primi problemi legati allo stato di conservazione e all'accessibilità del sito. Dopo la fine dei lavori di somma urgenza, condotti in sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (avviati nel 2020 e chiusi lo scorso anno) da qualche mese l'anfiteatro è stato liberato dalle odiose gabbie di ferro che lo hanno tenuto oscurato alla vista dei passanti.
A oggi, chi visita la città, può ammirare il monumento dall'alto (e magari scattare qualche foto ricordo) ma a stretto giro il bene tornerà un'area di cantiere.

E lo sarà almeno per buona parte del 2023.

La testimonianza dell'antica Lupiae

Collocato nel cuore di Lecce, l'Anfiteatro romano, testimonianza dell'importanza raggiunta dall'antica Lupiae in epoca imperiale, è stato scoperto agli inizi del Novecento nell'ambito degli interventi di ridefinizione dell'impianto urbanistico del centro di Lecce. Gli scavi archeologici, avviati nel 1900 dall'archeologo Cosimo De Giorgi hanno permesso di restituire alla città circa un terzo dell'impianto originario (in parte di età augustea) destinato in origine alle lotte tra gladiatori e cacce. Il patrimonio dell'Anfiteatro è costituito da collezioni permanenti (249 reperti archeologici) di proprietà dell'istituzione museale e le aree demaniali dell'Anfiteatro, con le strutture antiche presenti nel sito.

Un vero e proprio gioiello archeologico che da tempo, però, non è ampiamente fruibile. Una ferita nel cuore della città, proprio nella piazza dove ogni giorno transitano centinaia di turisti. Ma presto potrebbe esserci una svolta. Il progetto (secondo lo schema iniziale) prevede tra le altre cose un nuovo accesso per le persone diversamente abili, una rampa tecnologica e passerelle ad hoc per permettere a tutti di arrivare alla cavea. È previsto un restauro delle murature, un impianto illuminotecnico e l'implementazione dei sistemi di sicurezza. Inoltre l'anfiteatro sarà dotato di una biglietteria e servizi igienici. Lavori importanti e necessari da oltre 1 milione di euro e con una durata di poco più di un anno - ma che terranno lontani i visitatori ancora per un po'. Per questo motivo, il Polo museale sta valutando da tempo la possibilità di organizzare una sorta di dietro le quinte, con iniziative speciali di cantiere aperto. Una ipotesi che, se confermata, consentirebbe di apprezzare a pieno l'anfiteatro e il minuzioso lavoro dei tecnici impegnati nell'area interessata dal restyling.
 

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