Disperso in un campo di concentramento, riceve la lettera del ministero: «Lei è morto». E Arcangelo finisce sulla Settimana enigmistica

Disperso in un campo di concentramento, riceve la lettera del ministero: «Lei è morto». E Arcangelo finisce sulla Settimana enigmistica
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Sabato 16 Gennaio 2021, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 11:01

Dato per disperso in guerra, dopo quarant’anni riceve la lettera dal Ministero degli Interni: “Mi spiace ma lei è morto”. Questa è una delle curiose storie pubblicate dal periodico “La Settimana Enigmistica” che nel numero in edicola questa settimana riporta la storia di Arcangelo De Matteis, un ex soldato di Campi Salentina che nel 1944 fu deportato in un campo di prigionia sovietico.

Durante la detenzione, l’uomo fu privato di tutti gli effetti personali e di lui si perse ogni notizia. Eppure, dopo varie vicissitudini, il soldato De Matteis riuscì a tornare in patria sano e salvo, tra lo sconcerto del paese e i mancamenti della futura moglie che pensava di avere davanti a sé un fantasma.

Quarant’anni dopo, poi, l’arrivo della missiva da parte del Ministero degli Interni che lo dichiarava deceduto in un campo di concentramento sovietico. Molto probabilmente lo scambio di identità era dovuto al fatto che i documenti del soldato De Matteis furono ritrovati nelle mani di un militare morto sul campo di battaglia.
 

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