Assolto il ristoratore di Andrano finito sotto processo per difendersi dall'accusa di avere causato un'infezione ad un cliente a cui avrebbe servito alici marinate contenenti il batterio dell'anisakis. La giudice della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, Maddalena Torelli, non ha ritenuto responsabile Graziano Rizzo, 51 anni, di Andrano, dell'ipotesi di reati di lesioni colpose: il fatto non sussiste. Prescrizione, invece, per il reato di cattiva conservazione degli alimenti. Quattro mesi di reclusione ha chiesto il viceprocuratore onorario Antonio Paladini, la condanna l'avvocato di parte civile Stefano Stendardo e l'assoluzione i difensori Luigi Covella e Francesco Accoto. Due mesi il termine indicato per il deposito delle motivazioni della sentenza.
La perizia dei medici
Dunque, il processo ha detto che non ci sia stata alcuna responsabilità del gestore del ristorante “Carpe Diem” per i problemi sofferti da E.E, 55 anni, imprenditore di Tricase, ospite di quel locale la sera del 14 agosto del 2014.
I sintomi
La mattina successiva soffrirono malesseri in otto di quei partecipanti a quella tavolata. Malesseri passeggeri. Andò peggio ad E.E.: dissenteria, vomito e presto febbre con picchi fino a 40. Fu ricoverato nell’ospedale di Poggiardo dove gli fu diagnosticata una intossicazione da anisakis. Attribuendo questo parassita alle alici marinate. Al pesce azzurro, possibile portatore di quel batterio, piuttosto che il polpo o i frutti di mare crudi.
A fine ottobre E.E. sporse la denuncia che ha dato vita al processo che contesta le lesioni colpose, con “incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un periodo superiore a 40 giorni”.