«Anisakis nel pesce»: assolto ristoratore salentino

La giudice Maddalena Torelli
La giudice Maddalena Torelli
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Martedì 3 Maggio 2022, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:49

Assolto il ristoratore di Andrano finito sotto processo per difendersi dall'accusa di avere causato un'infezione ad un cliente a cui avrebbe servito alici marinate contenenti il batterio dell'anisakis. La giudice della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, Maddalena Torelli, non ha ritenuto responsabile Graziano Rizzo, 51 anni, di Andrano, dell'ipotesi di reati di lesioni colpose: il fatto non sussiste. Prescrizione, invece, per il reato di cattiva conservazione degli alimenti. Quattro mesi di reclusione ha chiesto il viceprocuratore onorario Antonio Paladini, la condanna l'avvocato di parte civile Stefano Stendardo e l'assoluzione i difensori Luigi Covella e Francesco Accoto. Due mesi il termine indicato per il deposito delle motivazioni della sentenza.

La perizia dei medici

Dunque, il processo ha detto che non ci sia stata alcuna responsabilità del gestore del ristorante “Carpe Diem” per i problemi sofferti da E.E, 55 anni, imprenditore di Tricase, ospite di quel locale la sera del 14 agosto del 2014.

La decisione è stata presa dopo il deposito della consulenza depositata dai periti del Tribunale, il medico legale Alberto Tortorella e l'infettivologo Gerolamo Portaccio. L'impianto accusatorio che non ha trovato riscontro nel processo sosteneva che quell'uomo avrebbe contratto una patologia che lo costringe ancora oggi,  a recarsi mensilmente all’ospedale Gemelli di Roma per sottoporsi ad una terapia. Secondo la ricostruzione dell’inchiesta condotta dalla Procura di Lecce con la polizia municipale di Andrano, quella sera al tavolo dell’imprenditore di Tricase c’erano altre undici persone. Una cena a base di pesce. Per cominciare, frutti di mare crudi, insalata di polpo ed alici marinate.

I sintomi

La mattina successiva soffrirono malesseri in otto di quei partecipanti a quella tavolata. Malesseri passeggeri. Andò peggio ad E.E.: dissenteria, vomito e presto febbre con picchi fino a 40. Fu ricoverato nell’ospedale di Poggiardo dove gli fu diagnosticata una intossicazione da anisakis. Attribuendo questo parassita alle alici marinate. Al pesce azzurro, possibile portatore di quel batterio, piuttosto che il polpo o i frutti di mare crudi.
A fine ottobre E.E. sporse la denuncia che ha dato vita al processo che contesta le lesioni colpose, con “incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un periodo superiore a 40 giorni”.
 

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