Mangia le alici marinate e si prende l'Anisakis: «Ora il ristorante mi risarcisca»

Mangia le alici marinate e si prende l'Anisakis: «Ora il ristorante mi risarcisca»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 11:35
Ha raccontato le conseguenze che avrebbe avuto sulla sua salute e sulla sua vita più in generale, quella portata di alici marinate mangiata durante la cena della sera di Ferragosto del 2014. Quelle alici gli avrebbero causato una infezione grave al colon, per la presenza del parassita Anisakis, il nemico numero uno di chi consuma pesce crudo.

In aula, nel tribunale di Lecce, c'era ieri E.E., 54 anni, di Tricase, commerciante, costituitosi parte civile (100mila euro la richiesta di risarcimento) con l'avvocato Stefano Stendardo nel processo che vede imputato Graziano Rizzo, 50 anni, di Andrano, nelle vesti di titolare del ristorante dove vennero servite le alici (il ristoratore è difeso dall'avvocato Francesco Accoto). Lesioni gravi, l'accusa da cui si sta difendendo.

«Prima di allora non sapevo cosa fosse l'Anisakis, non me ne ero mai interessato», ha riferito E.E. rispondendo alle domande del giudice Maddalena Torelli, del vice procuratore onorario e degli avvocati. «Quella sera mangiammo antipasti crudi, c'erano frutti di mare ed anche della alici marinate. Eravamo 12 commensali, otto di noi il giorno dopo si sentirono male. Mia moglie stette bene, lei non mangia pesce crudo. Cercai di fare assaggiare le alici a mia figlia che allora aveva nove anni, ma era presa dai giochi sul piazzale all'esterno del ristorante. Sulle prime ho creduto di essere stato vittima di una intossicazione banale, mi sono cominciato a preoccupare quando gli altri commensali cominciavano a stare meglio mentre io registravo febbre a 40 e oltre».

Cenone in arrivo, a tavola solo alimenti sicuri: «Più controlli, anche a sorpresa»
Parassita dell'anisakis nelle alici marinate? Ristoratore a processo
Blitz al mercato ittico, sulle bancarelle abusive anche pesce crudo con Anisakis

E.E. ha poi riferito i nomi dei medici, degli ospedali e dei centri di cura a cui si è rivolto. E a cui si rivolge ancora oggi, poiché si sta sottoponendo ancora a una terapia per curare la colite ulcerosa causata - gli hanno riferito questo i medici - dall'Anisakis. «Prenotai una visita a Poggiardo da un gastroenterologo. Mi chiese cosa avessi mangiato e quando gli parlai di alici marinate mi chiese di sottopormi ad un esame per verificare se nel mio organismo fosse presente il parassita Anisakis. Quell'esame risultò positivo. Ad ottobre fui ricoverato per dieci giorni in ospedale, poiché accusavo flebite e debolezza. Stetti un poco meglio ed allora decisi di rivolgermi ad uno specialista di Roma: fu lui a diagnosticarmi il colon ulceroso».

Il passaggio dal Gemelli di Roma, poi il ritorno nel Salento per seguire una cura che non si rivelò efficace ed infine l'ospedale di Galatina dove prsta servizio una specialista del Gemelli di Roma. Quanto ha speso fino ad adesso, la domanda del giudice Torelli: «Fra i 15 ed i 16 mila euro». Si torna in aula il 10 marzo per l'ascolto di tre testimoni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA