Anfiteatro romano inaccessibile ai disabili: e scoppia la polemica

L'Anfiteatro romano di Lecce
L'Anfiteatro romano di Lecce
di F.Soz.
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Lunedì 14 Marzo 2016, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 14:54
La polemica viaggia sul web. E in un tam tam mediatico coinvolge tutti, associazioni, istituzioni, privati. Il tema è caldo: accessibilità. Nello specifico nell’anfiteatro romano. Il 23 luglio l’arena nel cuore della città ospiterà il concerto di Niccolò Fabi organizzato da TT Events. L’accesso all’anfiteatro è consentito da una sola scala, anche ripida, che conduce direttamente all’arena. «Comunque l'Anfiteatro non è accessibile a persone con ridotta mobilità. È assurdo che si continui ad organizzare eventi in luoghi che nn permettono pari opportunità a tutti i cittadini», è il commento che da il via alla lunga polemica virtuale in cui rischia di andarci di mezzo il privato che pure poco o nulla può fare per cambiare le cose.
 
Non spetta agli organizzatori adeguare l’anfiteatro per l’accesso ai diversamente abili; non spetta al privato abbattere le barriere architettoniche insomma. Che pure potranno, come è sempre accaduto, partecipare al concerto grazie al prezioso aiuto della Protezione Civile che aiuta materialmente i diversamente abili a raggiungere la platea. 
«Domani mattina (oggi per chi legge) andrò all’assessorato alla Cultura - spiega Titti Stomeo della TT Events - per portare all’attenzione della’mministrazione le richieste dei diversamente abili. Il problema esiste - prosegue Stomeo - ma è vero anche che dotare una struttura del genere di impianti che possano“trasportare” i diversamente abili nell’arena è difficile. Da parte mia non posso che prendere l’impegno di parlare con l’amministrazione comunale convinta che, entro il 23 luglio, si troverà certamente una soluzione adeguata».
Il problema c’è, ma probabilmente non è facebook il luogo deputato alla discussione di un così delicato argomento. «La speranza è che il luogo possa essere accessibile a tutti - dichiara Raffaele Casarano, direttore artistico del Locomotive Jazz Festival - e noi siamo disponibili a qualsiasi confronto o protocollo da sottoscrivere per portare l’argomento sui tavoli della Regione o della Sovrintendenza». I vincoli storico-artistici infatti sono certamente un nodo da sciogliere, oltre ad investimento, sicuramente ingente, da mettere in conto. Allora si potrebbe immaginare di organizzare gli eventi in altri luoghi? La richiesta arriva anche dai social. «Ci sono spazi alternativi - ha risposto Casarano - come piazza Libertini ma ci sono anche dei punti deboli dal punto di vista organizzativo, come la limitazione dell’evento, la sistemazione delle sedie». Insomma il gioco non vale la candela, le spese aumentano. «Ma è come immaginare di non fare più eventi nell’Arena di Verona - tuona l’assessore al Patrimonio Attilio Monosi - Io non condizionerei il calendario delle attività e la libertà di organizzare degli eventi nell’anfiteatro, mi concentrerei piuttosto sulla soluzione del problema, anche se in estrema ratio abbiamo già la possibilità di affidarci all’aiuto della protezione civile».
E dunque, cosa può fare l’amministrazione comunale per andare incontro alle esigenze dei diversamente abili? Il Comune di Lecce è già impegnato in un Piano di accessibilità della città che vede coinvolti l’assessorato ai Servizi Sociali e le associazioni. A questo si aggiunge l’impegno anche da parte dell’assessore Monosi a discutere con il sindaco Paolo Perrone eventuali soluzioni. «L’amministrazione comunale - dichiara - non pone limiti alla realizzazione di nessun intervento che vada nella direzione dell’abbattimento delle barriere architettoniche ma ci sono - sottolinea Monosi - una serie di vincoli da rispettare e dev’essere la Sovrintendenza a suggerirci eventualmente quali soluzioni adottare. Prendo atto del rilievo mediatico - conclude Monosi - che non recepisco come polemico ma come costruttivo e interesserò il sindaco per adottare tutte le misure necessarie per trovare una soluzione».

 
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