Da Ancona a Leuca in monopattino per dire “no” alle auto: il lungo viaggio del vigile ambientalista

Da Ancona a Leuca in monopattino per dire “no” alle auto: il lungo viaggio del vigile ambientalista
di Katia PERRONE
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Sabato 26 Giugno 2021, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 12:12

Per due settimane in viaggio con un monopattino elettrico ha deciso di raggiungere quattordici città, da Ancona fino a Santa Maria di Leuca, sostando nelle città per un giorno intero, visitando i luoghi più belli e gli angoli più suggestivi, e gustando le prelibatezze del posto, ma con un occhio attento al rispetto dell’ambiente e la passione per un mezzo simbolo della mobilità sostenibile. Un tragitto lungo più di 850 chilometri, dal centro Italia fino alla punta della penisola, che Stefano Giusto, agente della polizia locale di Venezia di 42 anni, ha deciso di percorrere e dimostrare come, in tutta sicurezza, si possa viaggiare con un mezzo del tutto green, che si ricarica solo con l’elettricità, abbandonando l’auto e nel totale rispetto della natura e dell’ambiente.

Il viaggio

Partito da Ancona, ha già raggiunto Porto San Giorgio, Alba Adriatica, Pescara, Vasto, le Isole Tremiti, Vieste, Manfredonia, Barletta, e poi Bari. Dal capoluogo pugliese a Monopoli, e poi fra oggi e domani raggiungerà Brindisi e Lecce, per due giorni sosterà a Gallipoli, e godrà delle bellezze della città jonica, per poi concludere il suo viaggio il 30 giugno a Santa Maria di Leuca.

A visitare e a seguirlo sui social sono in tanti. Oltre 12 mila follower lo seguono in questo suo viaggio dalle Marche fino alla Puglia, mettono i like ai suoi post nei quali pubblica le foto di questa sua avventura e davanti ai monumenti, a chiese e nei centri storici delle città che raggiunge. «Arrivato in Puglia ho ricevuto una bellissima accoglienza – racconta Stefano Giusto – in tanti mi chiedono come riesco a viaggiare in monopattino e a spostarmi da una città all’altra. Sicuramente viaggiare in monopattino, sotto il sole, zaino in spalla e per oltre 500 chilometri non è una passeggiata. Devo organizzare gli spostamenti, le soste, le vie alternative per non percorrere strade trafficate dove il monopattino non può circolare, ma ho deciso di intraprendere questo viaggio per veicolare un messaggio preciso. L’importante è comprendere che nella vita di tutti i giorni, quando si ha la possibilità, per andare al lavoro, per fare una commissione si può anche abbandonare l’auto a casa e muoversi facilmente, in modo comodo, senza inquinare ed in modo sostenibile».

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