«Card giornaliera per il bisettimanale e incentivi a chi aprirà una bottega»

Fabio Valente
Fabio Valente
di Paola ANCORA
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Domenica 26 Febbraio 2017, 21:02
Fabio Valente, candidato sindaco per il Movimento Cinque Stelle: commercio e mercati, il suo giudizio sulla città.
«Un dato su tutti. Per ogni posto di lavoro della Grande distribuzione organizzata, se ne perdono sei nei piccoli esercizi. Questo ci dice che dobbiamo sostenere le piccole economie locali. Poi c’è un proliferare di locali food nel centro storico, a scapito dell’artigianato locale, che servirebbero invece a valorizzare il centro antico, nel segno della tradizione. Per quanto riguarda i mercati, abbiamo fatto una indagine al bisettimanale. Gli operatori lamentano il costo eccessivo dello spazio occupato, specie in questo momento di crisi economica. Sarebbe importante tornare a una tariffazione giornaliera, con una card prepagata che consenta di scaricare l’occupazione di suolo pubblico per ogni giornata di lavoro. L’area mercatale va poi risistemata: abbiamo ricevuto lamentele sia dai residenti che dagli operatori. I residenti lamentano che, finito il mercato, il quartiere è invaso dalle cartacce. Basterebbe recintare la zona per evitare tanta sporcizia. Ci sono tanti piccoli interventi che, in una situazione di economia stagnante come quella che stiamo vivendo, ci aiuterebbero a dare vitalità al settore del commercio».
Per esempio? Quali sono le sue proposte?
«Abbiamo intenzione di riaprire i mercati rionali per rivitalizzare le zone meno vissute, come la 167B e C: gli spazi per farlo ci sono, privilegiando prodotti a chilometro zero. Incentiveremo la presenza delle botteghe nel centro storico, più caratterizzanti rispetto a una pizzeria e importanti per tenere vivi i mestieri antichi, prevedendo una riduzione delle tasse comunali ai proprietari di immobili che li affittano per far aprire queste attività. Noi siamo poi i promotori del microcredito: solo in provincia di Lecce, con le nostre iniziative di legge, hanno aperto 70 microimprese».
Mercato di piazza Libertini. Quale futuro immagina?
«A noi personalmente quella location sotto il Castello non piace. Stiamo valutando varie soluzioni con il nostro gruppo di lavoro, anche perché si parla del lavoro di tante persone».
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