Alta tensione a Maglie, ritrovato un ordigno: disposta la sorveglianza speciale per la famiglia del killer

L'ordigno
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Martedì 30 Aprile 2019, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 13:36

Tensione alta a Maglie, dopo l'omicidio dei Mattia Capocelli il 25 aprile scorso. I carabinieri della locale Compagnia, hanno ritrovato ieri pomeriggio una bomba in un boschetto alla periferia della città. L’intervento degli artificieri in forza al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce ha consentito di accertare che l’esplosivo, con innesco a miccia, era stato confezionato con povere pirica e una bombola di gas butano, per un peso complessivo di circa mezzo chilogrammo.

L’ordigno, che era perfettamente in grado di deflagrare, è stato disinnescato, e non è da escludere che fosse stato occultato nei giardinetti per essere usato successivamente.
Sono in corso accertamenti di natura tecnico scientifica al fine di verificare la presenza di impronte o tracce biologiche e poter risalire a chi ha confezionato l'esplosivo.

Non è certo sia direttamente e certamente collegabile con l'omicidio di Capocelli, ucciso da un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla gola. Ma per precauzione è stata disposta una vigilanza permanente con due pattuglie dei carabinieri davanti alla casa del killer, reo confesso, Simone Paiano. 

Insieme ai colleghi del nucleo investigativo, i militari dell'Arma cercheranno di comprendere se l'ordigno appartenesse a qualche organizzazione criminale vicina all'autore dell'omicidio o alla vittima. 

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