«L'ateneo? Lo ripuliamo così»
Rettore, docenti e studenti diventano imbianchini

Foto di gruppo con rullo e spatola (Claudio Longo)
Foto di gruppo con rullo e spatola (Claudio Longo)
di Giorgia SALICANDRO
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Sabato 12 Marzo 2016, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 13:39

L'atmosfera è di festa, le battute per la “mise” da provetti imbianchini si sprecano, ma il coraggio non manca. È un sabato diverso per l'Università del Salento.
Questa mattina le porte del Codacci Pisanelli sono aperte, con un piccolo esercito di docenti, tecnici e studenti impegnato a ripulire il piano seminterrato dalle scritte sui muri. “Diamoci una mano di bianco”, l'iniziativa simbolica lanciata dal rettore Vincenzo Zara e dal direttore generale Emanuele Fidora, ha ottenuto i risultati sperati. Una cinquantina di persone, delle oltre cento che hanno confermato la propria adesione all'iniziativa, è già alle prese con tute, spatole, rulli e pennelli.

Insieme a Zara e Fidora, ci sono il prorettore vicario Domenico Fazio, il prorettore rappresentante dell'area economico-giuridica Rossano Ivan Adorno, il direttore del Sistema museale d'Ateneo Mario Capasso, il delegato alla Didattica Giuseppe Ricci, e poi ancora diversi docenti: tra gli altri, Barbara Gili Fivela, Paolo Bernardini, Carlo Alberto Augieri, Immacolata Tempesta. Non mancano lettori, bibliotecari e segretari. Anche gli studenti, rappresentanti e non, si sono svegliati presto per partecipare alla “missione”: tra loro anche la presidente del consiglio degli studenti Maria Pia de' Medici. E altri continuano ad arrivare.



 

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