Alimini, scatta il sequestro per sei mega parcheggi: estate a rischio per i lidi

Alimini, scatta il sequestro per sei mega parcheggi: estate a rischio per i lidi
di Elio PAIANO
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Domenica 3 Febbraio 2019, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:44

Questa estate Alimini rischia di restare senza parcheggi stagionali, con la conseguenza che migliaia di bagnanti non troveranno posto per parcheggiare per raggiungere gli stabilimenti balneari.
Un'azione della Polizia Provinciale nei confronti dei parcheggi stagionali (privati) ad Otranto ha portato, per ora al sequestro di sei parcheggi per irregolarità. Se la situazione non sarà sbloccata ad Alimini, per la stagione estiva, ci saranno all'incirca 20.000 posti auto in meno. Le arer sequestrate sono molto grandi: prima della foce del lago il fronte strada che resterà senza posti auto è di oltre 650 metri, mentre dopo la foce del lago è di oltre 550 metri per un totale di 1,2 km di strada (e lidi) ora privi di parcheggi.
Le aree di sosta agli Alimini sono regolati con un sistema che ha fatto scuola in tutta Italia, prevedendo la piena reversibilità degli interventi. Un regolamento, adottato più di dieci anni addietro, che prevede un sistema integrato soprattutto a tutela dell'ambiente: ordinanza di chiusura delle pinete e delibera di autorizzazione dei parcheggi temporanei su terreni a destinazione. Ma un esposto molto circostanziato ha segnalato la presenza di furbetti all'interno dei concessionari di tali servizi che si svolgono su terreni agricoli. La segnalazione indica che la creazione di un parcheggio per i tre mesi estivi sul terreno agricolo implica la reversibilità di tale intervento, cosa che - in molti casi - non viene effettuata. A settembre insomma i parcheggi dovrebbero sparire e ritornare semplici terreni agricoli. Un altro fronte - se si vuole - del nodo smontaggio che sta riguardando i lidi in tutto il Salento, ma che a Otranto riguarda anche i dehors e i pontili.
La Polizia Provinciale, dopo l'apertura di un'inchiesta della Procura, sta verificando se tali requisiti sussistano ed ha provveduto già ai primi sequestri. Sei parcheggi sono già finiti sotto la lente d'ingrandimento sia il località Pagliaruli che in località Alimini. La contestazione parte dal carattere provvisorio dell'autorizzazione che prevede il montaggio di pali e teli ombreggianti durante l'estate per poi procedere, allo smontaggio completo degli stessi, alla rimozione ed alla coltivazione del terreno.
Tra l'altro, la necessaria Valutazione d'Incidenza Ambientale (ed in un caso anche della Valutazione del Parco Otranto Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase) è stata rilasciata proprio sul presupposto della temporaneità e della totale reversibilità dell'intervento. Il problema che ora si pone è che sei parcheggi, che vanno da una superficie di quattro fino a dieci ettari l'uno, ospitavano dalle 10.000 alle 20.000 automobili al giorno in più turni, in alcuni casi anche in eventi serali e notturni. Insomma, non ci sarà posto per parcheggiare ad Alimini. L'area, infatti, serve un'utenza molto vasta che va dai B&B alle strutture ricettive di Bagnolo, Cursi, Cannole, Martano, Calimera, Serrano fino alla parte sud delle marine di Melendugno, oltre alle strutture di Otranto.
Un bacino enorme che vede nella lunghissima spiaggia con dune di Alimini il principale attrattore per la balneazione. Sarà difficile sperare in tempi brevi per la riapertura dei parcheggi, in quanto tali contestazioni possono richiedere anche l'intervento di esperti e periti, anche solo per valutare la effettiva attività agricola di tali aree. Insomma, è probabile che questa estate ad Alimini non si trovi parcheggio. La soluzione del Comune di Otranto fu salutata come geniale ed avanzatissima, prevedendo, appunto, queste strutture totalmente reversibili e - nello stesso tempo - la salvaguardia delle pinete nelle quali è vietato sia il transito che lo stazionamento. Tale soluzione fu presa ad esempio da varie località balneari in Italia, soluzione che alcuni comuni hanno intenzione di adottare per la prima volta proprio per l'estate 2019. Il paradosso potrebbe essere, addirittura, la rinuncia per l'estate 2019 alla chiusura delle aree pinetate ritornando, così, ad una situazione precedente agli anni '80.
Sul fronte dei proprietari si stanno predisponendo le difese legali per chiedere il dissequestro, mentre i controlli continueranno a tappeto nei prossimi giorni passando al setaccio tutti i parcheggi autorizzati con la delibera n° 191 del 15/05/2018 del Comune di Otranto cioè per un totale di 13 strutture che vanno da Frassanito-San Giorgio a Sant'Emiliano. Insomma, uno scenario difficile che vede già il mondo imprenditoriale del settore alberghiero e balneare in forte fibrillazione per via dei possibili gravissimi contraccolpi economici che gli stessi potrebbero subire.
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