Sacchi di sabbia accumulati contro l'erosione: denunciati tre imprenditori turistici

Sacchi di sabbia accumulati contro l'erosione: denunciati tre imprenditori turistici
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Martedì 8 Settembre 2020, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:05
Sequestrati 240 metri quadrati di sacchi di sabbia destinati a fare da argine all'erosione costiera invernale. Sono stati trovati dai militari della Guardia costiera dell'ufficio locale marittimo che ha sede nella Torre Cesarea in tre terreni ed a disposizione di altrettante strutture turistiche di località Belvedere e di Torre Lapillo.
Denunciati per questo i tre gestori delle strutture: rispondono di opere eseguite in assenza di autorizzazione su zone sottoposte a vincolo paesaggistico, distruzione e deturpamento di bellezze naturali, nonché di attività di gestione non autorizzata di rifiuti.

L'operazione è frutto dei controlli eseguiti dalla Guardia costiera per verificare se i tre imprenditori turistici avessero osservato il parere contrario emesso dalla Soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio per le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto. La Soprintendenza aveva ritenuto, infatti, che si trattasse di un prelievo di sabbia che sarebbe andato ad intaccare l'equilibrio naturale dell'habitat sottomarino. E per questo aveva espresso parere contrario.

I militari hanno peraltro verificato anche l'assenza delle autorizzazioni: quella paesaggistica rilasciata dal comune e la valutazione di impatto ambientale della Provincia. Prelievo abusivo, dunque, la contestazione. Le indagini vogliono ora chiarire quando e dove quella sabbia è stata prelevata. E quali potrebbero essere state le conseguenze sull'ambiente.

Sotto il profilo delle autorizzazioni, nell'estate che sta finendo la Provincia ha ricevuto diverse richieste di prelievo di sabbia dal mare. Sono stati i gestori dei lidi a presentare le domande, per fare fronte nell'immediato al problema dell'erosione che ha caratterizzato soprattutto le spiagge del litorale a Nord di Otranto.
La procedura ha subito un rallentamento quando la Soprintendenza ha fatto presente la necessità di fornire il suo parere, sulle prime non richiesto.
Resta il problema di cosa fare per con
tenere l'erosione: il mare ha divorato pezzi imponenti di spiaggia, come a Torre Dell'Orso. Piccole cale oggi sono state trasformate in baie con pochi centimetri di acqua. Con impatto non solo sugli stabilimenti balneari ma anche su quei bagnanti amanti delle spiagge libere e delle cale isolate.
I sacchi di sabbia hanno per il momento avuto il solo effetto di attivare l'attenzione dell'autorità giudiziaria. Ci vorrebbero progetti pensati per le diverse tipologie di litorali. Anche tenendo presente che il mare continui ad essere la maggiore attrazione per i turisti.
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