A rischio la rampa del ponte sulla tangenziale est di Lecce

A rischio la rampa del ponte sulla tangenziale est di Lecce
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 1 Settembre 2018, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 20:08

La tragedia del ponte di Genova è l'ultimo episodio di degrado che sta facendo riflettere sull'inadeguata gestione del patrimonio pubblico, dalle buche sulle strade ai ponti, dai soffitti delle scuole agli edifici statali. Regioni, Province e Comuni avrebbero dovuto trasmettere entro ieri agosto, al ministero dei Trasporti, la lista delle infrastrutture a rischio, ma dopo le proteste dei sindaci, comprese quelle dei pugliesi, il presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, è riuscito a strappare una sorta di proroga per consentire agli enti di mappare tutto il territorio di loro competenza.
A Lecce, intanto, arriva un'allerta dei Vigili del fuoco sul ponte della tangenziale est (uscita 9B), dove è stato rilevato un abbassamento del piano stradale in corrispondenza della rampa di collegamento con la struttura del ponte, quest'ultima realizzata con travi. «Tale abbassamento - si legge nella lettera che i Vigili del fuoco hanno inviato al Comune di Lecce, e per conoscenza anche alla Prefettura - presumibilmente causato da un cedimento del materiale che sostiene il piano viario della rampa, ha prodotto un dislivello che compromette la sicurezza stradale di quanti attraversano il ponte nei due sensi. Pertanto - conclude la nota - al fine di scongiurare pericoli alla circolazione stradale si ritiene opportuno che il Comune di Lecce disponga opportuni lavori che possano eliminare tale dislivello».
Non solo il ponte sulla tangenziale est, i Vigili del fuoco di Lecce hanno rilevato problemi anche al ponte che si trova all'istmo sul Bacino di Acquatina a Frigole. In questo caso è stato verificato «un severo degrado strutturale del ponte stesso che ha determinato la messa a nudo dei ferri di armatura delle travi che lo sostengono e ha provocato il distacco di consistenti parti di calcestruzzo lungo l'intera campata. Inoltre - si legge sempre nella relazione dei Vigili del fuoco - particolarmente ammalorati e con imminente pericolo di caduta sono risultati anche i parapetti dello stesso ponte».
Il Comune di Lecce si è attivato subito per predisporre la chiusura del tratto di strada dove insiste il ponte di Acquatina, prospiciente uno stabilimento balnerare. Lo conferma l'assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Delli Noci. «Abbiamo ricevuto la nota dei Vigili del fuoco dove viene consigliata la chiusura al traffico - sottolinea - e quindi abbiamo cominciato a predisporre l'iter per emanare un'ordinanza. Affronteremo la situazione con l'Università del Salento, che gestisce il bacino. È nostra intenzione rimuovere quanto prima tutte le possibili situazioni di pericolo». Il divieto di circolazione arriverà quanto prima, come conferma anche il dirigente dell'Ufficio Mobilità e Traffico, Fernando Buonocore: «Non appena avrò in mano la relazione dei Vigili del fuoco predisporrò la chiusura».
Anche il comune di Brindisi si sta muovendo per fare una ricognizione esatta delle infrastrutture a rischio. «Come tanti comuni, abbiamo chiesto una proroga di 90 giorni sui termini per la ricognizione sullo stato delle infrastrutture ma abbiamo già realizzato una sorta di censimento - fa sapere l'assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture, Tiziana Brigante -. Non siamo ancora riusciti, però, a redigere tutte le schede particolareggiate, motivo per il quale abbiamo richiesto la proroga. Il lavoro, ad ogni modo, sta procedendo con una certa solerzia e potrebbe volerci qualcosa in meno rispetto ai tre mesi richiesti. Siamo anche in attesa delle determinazioni degli enti proprietari delle strade e delle infrastrutture che ricadono nel nostro territorio. Abbiamo già scritto a Rfi e Anas ma non abbiamo ancora ricevuto risposta».
Rispettati, invece, i tempi per il monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere pubbliche di competenza provinciale, come sottolinea il presidente della Provincia di Brindisi, Domenico Tanzarella. «L'Ufficio Tecnico della Provincia, con la collaborazione di tutti i settori dell'Ente, ha provveduto a compilare le schede sia per le opere già sottoposte a monitoraggio o su cui siano stati avviati o programmati in precedenza interventi specifici, sia per le opere infrastrutturali in gestione. Il tutto farà parte poi di una generale rendicontazione, a livello nazionale, che sarà presentata il 4 settembre al ministero delle Infrastrutture, durante un incontro già programmato dall'Upi con il sottosegretario Armando Siri».
Dai ponti alle scuole l'emergenza non cambia.

I prèsidi sono pronti al braccio di ferro con il governo per avere più risorse per mettere a norma gli edifici. In Puglia il 57% è privo di certificato di agibilità e il 43% risulta costruito prima del 1970. Va detto che il Governo in carica non ha rinnovato il mandato della Struttura di Missione ItaliaSicura Scuole per la riqualificazione dell'edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Eppure negli ultimi quattro anni sono stati stanziati 10 miliardi per l'edilizia scolastica di cui oltre 5 già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione delle scuole. Edificati anche più di 300 nuovi edifici scolastici in tutta Italia e le task force edilizia scolastica hanno monitorato sul campo oltre 2.100 interventi in 15 regioni. Ma, stante questo, i problemi restano, tanto che alcuni sindaci hanno anche minacciato di chiudere i plessi per ragioni preventive.

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