275, sindaci d’accordo sulle 2 corsie
ma divisi sul percorso della strada

275, sindaci d’accordo sulle 2 corsie ma divisi sul percorso della strada
di Maurizio TARANTINO
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Giovedì 23 Novembre 2017, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 11:51
Ci vorrà ancora del tempo e altri incontri per arrivare ad un accordo complessivo sul secondo tratto della 275.
I sindaci del Capo di Leuca presenti all’appuntamento convocato dalla Regione Puglia insieme ad Anas, per definire in particolare il tracciato da utilizzare nell’ultima parte della strada da Tricase a Leuca, non hanno trovato un accordo definitivo, restando su posizioni al momento distanti. L’unico punto in cui i partecipanti hanno concordato è stato quello di un’arteria necessariamente a due corsie nella parte terminale, vista la riduzione delle risorse impiegate per la maggior parte nella realizzazione del primo tratto, da Maglie a Tricase.
Nel corso dell’incontro di ieri, i sindaci hanno avanzato la richiesta, avallata anche dal presidente della Provincia, Antonio Gabellone, di ottenere i preventivi riguardanti due tracciati differenti: il primo riguardante il vecchio progetto risalente al 2011 sponsorizzato dal sindaco di Tiggiano, Ippazio Morciano, e il secondo invece promosso dal primo cittadino di Tricase, Carlo Chiuri, che vedrebbe più adatto quello ricadente sulla vecchia strada provinciale 335, la cosiddetta “Cosimina”.
«Non capiamo perché dovremmo pensare a sprecare territorio e risorse per realizzare una nuova arteria - spiega Chiuri - partendo praticamente da zero. Tricase è il territorio che pagherà più di tutti il tributo a questa nuova opera, per questo abbiamo almeno diritto di conoscere le varie opzioni, se sono sostenibili dal punto di vista economico e praticabili rispetto a soluzioni che non convincono fino in fondo. Nel prossimo appuntamento potremo valutare appieno le diverse alternative, nel rispetto delle differenti esigenze di ogni Comune. Dovrà essere l’Anas a chiarire che tipo di investimenti sono necessari e la fattibilità tecnica».
Il sindaco di Tiggiano, Ippazio Morciano, invece, la pensa in maniera diametralmente opposta: «Se si utilizzasse la circonvallazione di Tricase le conseguenze ricadrebbero interamente sul territorio di Tiggiano. La strada dovrebbe fare i conti con ostacoli naturali di non poco conto, addirittura forse con un interramento del percorso. L’intera serra sarebbe tagliata in due con un impatto notevole sul paesaggio. Il progetto del 2011 invece era stato lungimirante. Se non dovessero bastare le risorse, le quattro corsie potrebbero fermarsi a Montesano».
 
Ottimista sulla possibilità di trovare un accordo, il sindaco di Castrignano del Capo, Santo Papa, nel cui territorio l’opera si concluderà: «La riunione è stata vivace e ha permesso di comprendere fino in fondo quello che c’è sul tavolo. La maggior parte delle amministrazioni è d’accordo nel rispettare il tracciato del 2011 ma ciò non vuol dire che non si possano ascoltare nuove valutazioni mettendo appunto accorgimenti per risolvere la posizioni differenti. L’Anas e così l’assessorato regionale hanno espresso un parere positivo alla possibilità di verificare le due ipotesi di lavoro, anche alla luce della consistenza dei fondi messi a disposizione dal Ministero, un fatto che non può essere trascurato e che, probabilmente, avrà il suo peso nella decisione finale».
Anche l’amministrazione di Specchia era presente all’incontro, anche se il territorio è interessato indirettamente alla costruzione dell’infrastruttura: «Attendiamo da anni che si metta la parola fine a questa vicenda - sottolinea il primo cittadino Rocco Pagliara -. L’intero Capo di Leuca aspetta con ansia che i collegamenti diventino finalmente efficienti e meno a rischio rispetto a quello che accade ora. Abbiamo avuto la conferma che la strada si farà e questo ci sembra un grande passo avanti».
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