Cerimonie senza pubblico. A Lecce "Bella ciao" ha la voce del sax
A Tuglie in sindaco nega il permesso: «Festa non condivisa da tutti»

Cerimonie senza pubblico. A Lecce "Bella ciao" ha la voce del sax A Tuglie in sindaco nega il permesso: «Festa non condivisa da tutti»
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Sabato 25 Aprile 2020, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 12:38

Festa della liberazione diversa rispetto al passato. Niente cerimonie solenni in piazza e pubblico. Piuttosto, corone di fiori deposte solo da sindaci e autorità locali. E poi dirette e ed eventi sulle piattaforme social, le note di Bella Ciao diffuse dagli impianti di Municipi e palazzi comunali e il flash mob previsto con canti partigiani dalle finestre e dai balconi.
A Lecce il sindaco Carlo Salvemini alle 9.30 in piazza Partigiani ha deposto una corona in rappresentanza di tutta la comunità. Con lui un solo rappresentate dell'Anpi. «Quest'anno sarà un 25 aprile diverso sottolinea Salvemini. Rappresenterò l'intera comunità in una simbolica cerimonia ridotta per omaggiare i patrioti caduti nella guerra di Liberazione, tra i quali numerosi leccesi e salentini». Ad accompagnare la cerimonia il solista Raffaele Casarano che ha eseguito l'inno nazionale e "Bella ciao".

 
TUGLIE IL SINDACO NEGA IL PERMESSO
Il sindaco a capo di una coalizione di centrodestra dice no a «Bella Ciao» e a Tuglie, in Salento, scoppia la polemica. Lo denuncia sulla propria pagina facebook il consigliere comunale di opposizione Gianpiero Pisanello di «Bene Comune Tuglie». Da quanto si apprende tre consiglieri comunali, in occasione del 25 aprile, avevano proposto la circolazione per le strade del paese di un'auto, con una sola persona a bordo, e nessuno al seguito, per diffondere «Bella ciao», canzone simbolo della lotta partigiana, per permettere a tutti di cantarla dai balconi. Il sindaco Massimo Stamerra non ha però acconsentito alla richiesta, motivando il diniego in una nota del Comune, specificando che l'iniziativa «non può assumere il valore di una manifestazione condivisa sia perché si colloca al di fuori delle tradizioni del nostro Paese, sia perché il Comune, se mai volesse organizzare le celebrazioni per il 75esimo anniversario della Festa della Liberazione, lo potrebbe fare con la sola partecipazione delle locali Associazioni partigiane e combattentistiche e nei limiti consentiti dalla circolare del Ministero dell'Interno del 22 aprile 2020». 

GLI APPUNTAMENTI DELLA GIORNATA
Dalle 15, ancora, flash mob con tricolori alle finestre e sui balconi e canti patriottici. Iniziative in programma anche a Nardò dove nei mesi scorsi la richiesta del sindaco Pippi Mellone di commissariare l'Anpi Lecce aveva sollevato non poche polemiche. Di contro, Anpi, Arci, Cgil avevano annunciato la volontà di organizzare proprio nel Comune salentino un evento nazionale in occasione della Liberazione. «Le misure di precauzione in vigore ci impediscono di celebrare il 25 aprile come facciamo ogni anno, in piazza, tra la gente, con le cerimonie consuete ha fatto sapere nelle scorse il presidente del Consiglio comunale Andrea Giuranna. Noi vogliamo mettere al centro della Liberazione il nostro tricolore e faremo in modo che caratterizzi questo particolarissimo 25 aprile». 

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