Muore un uomo di 80 anni: 19esima vittima del coronavirus a La Fontanella

La rsa La Fontanella
La rsa La Fontanella
2 Minuti di Lettura
Sabato 2 Maggio 2020, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 22:31
Il coronavirus continua a mietere vittime fra gli ospiti della residenza sanitaria assistenziale (rsa) La Fontanella di Soleto. Nel pomeriggio di oggi si è spento un uomo di 80 anni, di Caprarica, ricoverato al Dipartimento di emergenza ed accettazione (Dea) dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce dove era stato trasferito dalla rsa quando il contagio si è manifestato con sintomi importanti.

Con questo decesso salgono a 19 gli anziani morti dallo scoppio della pandemia, che in questa struttura viene indicato con l'individuazione del primo contagio: la sera del 20 marzo, quando una donna di 95 anni fu trasferita al Fazzi. E due giorni morì.


Un parente, rientrato dal Nord, in visita: così è nato il focolaio nella casa di riposoNuova vittima del covid: salgono a 18 i decessi nella rsa di Soleto


Un altro caso, dunque, che dovranno tenere conto le inchieste che la Procura di Lecce ed il ministero della Sanità stanno conducendo con i carabinieri del Nas. Anche perché l'autorità giudiziaria indaga per diffusione colposa di epidemia. Ed anche per abbandono di persone incapaci, per dare una risposta ai primi esposti presentati dai familiari per chiedere di chiarire perché i loro cari sarebbero stati lasciati soli senza assistenza, terapie, cibo, acqua ed igiene nel passagggio fra la gestione privata a quella commissariale della Asl decisa dal sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, con l'ordinanza del pomeriggio del 25 marzo.

Le indagini al momento stanno valutando se e quali responsabilità potrebbero avere avuto il legale rappresentante don Vittorio Matteo, la responsabile Federica Cantore ed il medico coordinatore sanitario Catello Mangione che la sera del 25 marzo rassegnò le dimissioni.

Il fascicolo è diventato ormai piuttosto corposo dopo l'acquisizione dei carabinieri del Nas della documentazione nella struttura, l'ascolto di sei ore dell'infermiera rimasta in servizio fino al passaggio delle consegne alla Asl, gli esposti depositati dagli avvocati Francesco Vergine, Giancarlo Dei Lazzaretti, Angela Rizzo, Carlo Gervasi ed Anna Sabato, nonché il memoriale di oltre 20 pagine (ed una serie di allegati)  di don Vittorio Matteo e Federica Cantore consegnato agli inquirenti dagli avvocati Michele e Giuseppe Bonsegna ancora prima dell'iscrizione sul registro degli indagati.
E.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA