Turismo sostenibile, nasce la comunità "Slow food dei Monti Lepini"

Turismo sostenibile, nasce la comunità "Slow food dei Monti Lepini"
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Martedì 21 Luglio 2020, 10:00

E’ stata sottoscritta   nella sede della Compagnia dei Lepini la dichiarazione fondativa della comunità per un progetto che mira a far nascere la prima destinazione di turismo sostenibile del Lazio sotto l’egida di Slow Food e dei suoi principi ispiratori. Nel nome (“Comunità Slow food per il turismo sostenibile dei Monti Lepini”) risuona chiaro l’obiettivo primario che è quello di creare una comunità coesa di tutti i soggetti che vogliano contribuire a promuovere e sviluppare un turismo responsabile verso la pratica agroalimentare buona, pulita, giusta e sana, con un occhio di riguardo all’ambiente, il paesaggio, l’economia circolare e la cultura del territorio.

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L’obiettivo è quello di arrivare a costituire ufficialmente e avviare una destinazione “Slow food travel” dei Monti Lepini e la neonata comunità sarà subito protagonista dello sviluppo di uno dei 5 progetti pilota di Slow food Italia.

Infatti, i Monti Lepini sono uno di questi cinque progetti, il primo nel Lazio, e la Comunità nascente, insieme alla Compagnia dei Lepini e ad altri soggetti che sono già o verranno a breve coinvolti, ha il compito di sviluppare il progetto creando una migliore condivisione fra coloro che operano con i medesimi intenti, nel mondo agroalimentare e turistico, attraverso l’unione d’idee, esperienze, il confronto costante. «La comunità Slow Food è così rilevante per questo territorio – ha commentato Roberto Perticaroli, portavoce della stessa – ed è un progetto che intende sostenere agricoltori e allevatori quali custodi della terra, incentivandoli al ritorno a “buone pratiche”, a quelle sostenibili, per mantenere il patrimonio della biodiversità, le risorse agrarie in erosione genetica, i prodotti dell’Arca del gusto». Soddisfazione  è stata espressa anche dal presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti, che ha spiegato: «Già dal mese di gennaio avevamo posto le basi per questa nuova sfida e con l’emergenza sanitaria abbiamo deciso di renderla operativa proprio per sostenere con forza la necessità di ripresa che molte categorie stanno cercando di ottenere. Lavoreremo – ha concluso Briganti – per incentivare la filiera agroturistica a predisporre e offrire strutture e servizi sostenibili alla comunità locale e ai turisti». 

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