Sabaudia, l’accesso alla spiaggia divide il litorale dei vip: i proprietari delle ville lamentano la violazione della privacy

Un’ordinanza del sindaco ha imposto di liberare i varchi che portano al mare. I proprietari, costretti ad adeguarsi, lamentano la violazione della privacy

Sabaudia, l’accesso alla spiaggia divide il litorale dei vip: i proprietari delle ville lamentano la violazione della privacy
Sabaudia, l’accesso alla spiaggia divide il litorale dei vip: i proprietari delle ville lamentano la violazione della privacy
di Vittorio Buongiorno e Rita Cammarone
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Venerdì 2 Settembre 2022, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 08:18

Un lungomare da favola sotto al promontorio del Circeo, una lingua di sabbia tra mare e lago, una spiaggia dove puoi trovare sotto l’ombrellone calciatori - da Francesco Totti a Ciro Immobile -, politici - da Gianfranco Fini a Francesco Rutelli - attrici - da Lucrezia Lante della Rovere a Claudia Gerini. E poi le ville. Tante. Bellissime. Esclusive. Da sempre croce e delizia della città razionalista. Non passa estate che tornino loro malgrado sotto i riflettori, come nel 2001 quando l’allora procuratore della Repubblica Antonio Gagliardi nominò 42 periti per passarle al setaccio alla ricerca di abusi edilizi. Stavolta a fare notizia sono le tre ordinanze firmate dal sindaco di Sabaudia Alberto Mosca per garantire libero accesso spiaggia dei vip. Il problema è antico, tant’è che i provvedimenti richiamano le servitù di passaggio individuate nel 1959. L’ultima ordinanza, tra l’altro valevole fino al 30 settembre, impone di riaprire il varco che ricade in una porzione di proprietà della famiglia del giornalista Clemente Mimun. «L’ho appreso dai giornali - dice il direttore del Tg5 - e ne prendo atto, ma se il provvedimento viola i miei diritti se ne occuperanno gli avvocati. Abbiamo comprato questa proprietà con una servitù di passaggio, quel cancello mi fu imposto per garantire ai proprietari delle ville sul lago di arrivare al mare. Se ora mi dicono che possono passarci tutti, ci adeguiamo poi valuteranno gli avvocati. Sabaudia è bellissima ma ha tanti problemi, sicuri che i varchi siano in cima alle priorità?».

Mimun non è l’unico vip interessato dalle nuove disposizioni. Un’ordinanza ha riguardato il varco limitrofo alla villa che fu di Alberto Moravia, chiuso da tempo e oggetto di esposti da parte dell’associazione “Il fortino”, presieduta da Giulio Schisani, che combatte per la libera fruizione delle spiagge e delle scogliere anche a San Felice Circeo. In questo caso la società titolare dell’immobile, la Oprafin srl, ha già annunciato il ricorso al Tar. Tutto è cominciato a luglio, quando il neo sindaco Mosca, generale dell’Arma dei carabinieri da poco andato in pensione, ha ordinato la riapertura di otto servitù di passaggio, individuate sulla base di quel verbale di 63 anni fa redatto dalla Commissione incaricata della delimitazione tra proprietà privata e il pubblico Demanio marittimo. Otto solo sulla carta. «Una, ad esempio, non è praticabile – ammette Mosca – perché interdetta per ragioni di pubblica incolumità». È l’ultima, quella accanto al Canale romano, a Torre Paola.
«È così da almeno 5 anni - racconta Gino Saporetti, il titolare dello stabilimento più vip di Sabaudia - fino ad oggi non è mai stata riparata.

Passano tutti dal mio stabilimento, in qualità di concessionario sono obbligato e neppure mi dispiace perché si fermano a prendere un caffé».

Anche un altro dei varchi finisce nello stabilimento di Saporetti. «Lo ripeto, nessun problema». Altri due finiscono dentro ai due alberghi simbolo delle dune. Letteralmente dentro. Tant’è che l’ordinanza si limita ad aprire le passerelle già esistenti.
Il sindaco di Sabaudia ribadisce che vale sempre il principio «in base al quale la spiaggia deve essere liberamente fruibile da parte della collettività e che l’interesse pubblico prevale sull’interesse di tutela della proprietà privata» e assicura l’efficacia del provvedimento, nonostante le polemiche. Nella cartografia allegata alla disposizione di luglio, due delle otto storiche servitù risultano effettivamente impraticabili visto che passano sopra a due ville costruite dopo il 1959, una delle quali è appartenuta al regista Sergio Corbucci. «Per quanto concerne le servitù 4 e 6, per le quali non risulta presente alcuna struttura idonea al pubblico passaggio pedonale, si rinvia – si legge nell’ordinanza - a successiva programmazione per la realizzazione degli interventi de quo». Restano le altre. «Ma mica ci hanno fatto un favore, anzi - dice un frequentatore della spiaggia - ci arriveranno anche i pigri e sarà un pienone».

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