Migranti da Lampedusa a Latina: 57 in isolamento all'ex Rossi sud, oggi i tamponi per il Covid

Migranti da Lampedusa a Latina: 57 in isolamento all'ex Rossi sud, oggi i tamponi per il Covid
di Laura Pesino
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Mercoledì 29 Luglio 2020, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 10:59

L'emergenza è piombata sulla Prefettura di Latina in modo del tutto inaspettato: 320 migranti sono arrivati da Lampedusa in tutto il Lazio. Metà sono stati collocati a Roma, mentre sono 57 quelli dirottati in terra pontina. Numeri consistenti che hanno richiesto di fronteggiare in tempi rapidi la situazione e di trovare soluzioni temporanee e tempestive. Nell'arco di una mattinata la collaborazione istituzionale ha dato i suoi frutti e la scelta è ricaduta sull'edificio dell'ex Rossi Sud, lungo via dei Monti Lepini, una struttura ampia, in grado di accogliere un buon numero di persone, lontana dal centro abitato.

«A Latina ho trovato subito una squadra pronta ha spiegato il nuovo prefetto Maurizio Falco, insediatosi a Latina solo 24 ore prima Prima che un problema di irregolarità sul territorio, questo è un problema di emergenza sanitaria. Sappiamo che si tratta prevalentemente di persone di nazionalità tunisina, che dovranno sottoporsi alla quarantena e che saranno poi verosimilmente destinate alle procedure di espulsione, anche se poi dovrà essere fatta un'analisi caso per caso. Ci siamo trovati in una situazione di emergenza e per questo devo ringraziare sindaco, presidente della Provincia e Asl per la soluzione immediata che ci hanno prospettato».


La priorità, per scongiurare rischi di diffusione da importazione del coronavirus, è quella di operare un accurato screening sanitario. E per questo la Asl è già pronta ad effettuare tamponi su tutti i migranti arrivati a Latina, contando di poter fornire i risultati già nel pomeriggio di oggi. «Se gli esiti confermeranno, come speriamo, che non ci sono positivi al covid, i migranti saranno poi indirizzati verso altre strutture dove svolgeranno la quarantena di 15 giorni e poi avviati alle procedure di espulsione. Nel caso ci siano persone interessate dal virus, gli asintomatici saranno collocati in appositi centri da individuare, a Roma o a Latina, mentre gli eventuali sintomatici saranno ricoverati».
Per evitare ogni rischio di fuga il questore Michele Spina ha predisposto servizi di controllo con presidi di vigilanza fissa, scattati nella serata di ieri e attivi anche oggi, con la facoltà di rimodulare poi il servizio sulla base dei risultati dei tamponi e del successivo trasferimento dei tunisini. «L'esigenza ha chiarito il sindaco Damiano Coletta è chiaramente completamente opposta rispetto al passato. Prima si cercava di distribuire gli arrivi nei diversi comuni della provincia, ora l'esigenza è quella di raggrupparli per consentire di avviare gli accertamenti sanitari e di evitare il rischio di contagi. Sarebbe troppo comodo ha aggiunto scaricare responsabilità su altri. In una situazione di emergenza come questa era necessario trovare subito una soluzione e lo abbiamo fatto».


LA ASL
Nell'arco di un solo pomeriggio i locali dell'ex Rossi Sud sono stati dunque allestiti con le dotazioni minime per garantire l'accoglienza: letti e beni di prima necessità per consentire ai migranti di trascorrere la notte, in attesa di procedere ai tamponi nella mattina di oggi. «Questo arrivo è stato improvviso ha spiegato Antonio Sabatucci, responsabile della Uoc di prevenzione attiva della Asl Con il supporto regionale procederemo però allo screening dei migranti tunisini e subito dopo effettueremo un intervento già programmato: test su 300 cittadini indiani a Bella Farnia».
Laura Pesino
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