Latina, migrante salva due bimbi in mare: si è tuffato vestito e con il cellulare in tasca

Latina, migrante salva due bimbi in mare: si è tuffato vestito e con il cellulare in tasca
Latina, migrante salva due bimbi in mare: si è tuffato vestito e con il cellulare in tasca
di Laura Pesino
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Lunedì 17 Giugno 2019, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 09:02

Un giovane  migrante egiziano, ospite di un centro di accoglienza di Latina, ha salvato due bambini in mare ieri a Rio Martino.

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Il 23enne stava passeggiando nei pressi di Rio Martino quando si è accorto che un’onda aveva travolto due bambini. Li ha visti da lontano, chiedevano aiuto, non ci ha pensato un istante a tuffarsi per soccorrerli. L’episodio è avvenuto domenica, intorno alle 12 sul litorale di Latina.

Protagonista è Omar Amin, 23 anni, egiziano, richiedente asilo ospite di un centro di accoglienza di Latina gestito dalla cooperativa Astrolabio. Domenica il mare era particolarmente agitato e due fratelli, un maschietto e una femminuccia di circa 6 anni e 8 anni, saltavano tra le onde. La corrente li ha però improvvisamente trascinati e un’onda li ha travolti e messi in pericolo.

I bambini sentendosi in difficoltà hanno cominciato a gridare e a chiedere aiuto, mentre i genitori si avvicinavano il giovane migrante, che aveva notato la scena, era già sul posto. Senza pensarci troppo si è tuffato in mare con i vestiti ancora indosso e con il cellulare in tasca ed è riuscito da solo ad afferrare i due fratelli e a riportarli a riva consegnandoli alla famiglia.

Per loro nessuna conseguenza ma forse solo uun po’ di spavento. Il gesto non è sfuggito a decine di bagnanti che a quell’ora affollavano la spiaggia. Il ragazzo è stato poi ringraziato da tutti ma ha voluto evitare il clamore e ha preferito allontanarsi per tornare verso il centro in cui è ospitato.

«E’ stato un bel gesto – commenta Pina Vallerotonda della cooperativa Astrolabio che gestisce l’accoglienza in provincia – ma Omar è molto timido e so che ha preferito tornare subito a casa, solo oggi ci ha detto di aver anche perso il suo telefono in acqua». Il 23enne è entrato in Italia nel 2017 e come molti suoi connazionali ha un permesso di soggiorno come richiedente asilo che scadrà solo tra qualche mese.

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