Giacomo Del Pozzone, di Formia, premiato tra i migliori studenti dell'ateneo Federico II

Giacomo Del Pozzone con i genitori
Giacomo Del Pozzone con i genitori
di Andrea Gionti
2 Minuti di Lettura
Domenica 7 Giugno 2020, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 09:44
«La dedica speciale va soprattutto ai miei genitori, che mi hanno sempre spronato e supportato negli studi, e ai miei compagni dell'università, che considero più amici che colleghi». Emozionato come se fosse il primo giorno di scuola, il giovanissimo Giacomo Del Pozzone è stato premiato tra i migliori 66 studenti - su un totale di 75.968 iscritti della Federico II, tra gli atenei più antichi e prestigiosi del mondo, ubicata nel cuore di Napoli, in corso Umberto I.

Il riconoscimento è stato consegnato virtualmente nell'ambito della manifestazione Buon Compleanno Federico II 2020, in occasione del 796esimo anniversario dalla sua istituzione e dedicata agli studenti meritevoli che sono stati selezionati in base al numero di esami conseguiti, alla media e al numero di lodi. Per motivi legati al Covid-19 la cerimonia si è tenuta online alla presenza del Prorettore Arturo De Vivo e del ministro dell'Università e della ricerca, Gaetano Manfredi. E' un anno molto particolare che ci ha visto costretti allo svuotamento delle nostre sedi con la didattica a distanza e lo smart working spiega il professor De Vivo - Ma la celebrazione che ricorda l'istituzione del nostro ateneo è un'occasione molto sentita. Abbiamo premiato 66 studenti, un numero doppio rispetto al passato, perché quest'anno abbiamo deciso di festeggiare loro».

Giacomo, diplomatosi al Liceo Classico Vitruvio Pollione di Formia - la scuola dove insegna latino e greco la mamma Paolina, presidente dell'Azione Cattolica di Gaeta per il triennio 2020-2023 e animatrice delle parrocchie della Madonna del Carmine e di Santa Teresa d'Avila si è laureato alla Triennale in Filologia Classica con il massimo dei voti (110 e lode) ed è all'ultimo anno della Magistrale: è iscritto al corso di Filologia, Letterature e Civiltà del mondo antico. «Sto preparando la tesi in Storia della filologia e della tradizione classica», spiega lo studente 23enne. «Un giorno mi piacerebbe insegnare, ma il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di continuare a lavorare in ambito accademico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA