Campania zona gialla. Puglia, Sardegna e Sicilia arancioni. Val d'Aosta rossa. Lazio e Lombardia confermate. Indice Rt Italia a 0,85

Campania zona gialla. Puglia, Sardegna e Sicilia arancioni. Val d'Aosta rossa. Lazio e Lombardia confermate. Indice Rt Italia a 0,85
Campania zona gialla. Puglia, Sardegna e Sicilia arancioni. Val d'Aosta rossa. Lazio e Lombardia confermate. Indice Rt Italia a 0,85
di Stefania Piras
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Venerdì 30 Aprile 2021, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 11:54

È zona rossa la Valle d'Aosta, mentre sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla, compresa la Campania che sperava di riuscire a rientrare nei parametri. Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. ​

Sono questi gli unici cambi di stato che scatteranno. L'attenzione era puntata soprattutto sulla Campania, anche a seguito delle dichiarazioni di Vincenzo De Luca (molto polemico su un eventuale ritorno in zona arancione perché c'è più rigore in Campania che altrove, soprattutto nelle azioni di monitoraggio del virus: «Ho la sensazione che in altre parti d’Italia non adottino, diciamo, lo stesso rigore della Campania per valutare i positivi» riferendosi ai tamponi che in Campania, contrariamente che altrove, sono quasi tutti molecolari).

Colori che cambiano dunque anche per la Sardegna che passare in arancione, e per la  Valle d'Aosta che è invece diventare l'unica regione in zona rossa. Anche in questo caso il presidente della Regione aveva cercato in tutti i modi di evitare la retrocessione e aveva scritto al Ministero una lettera illustrando i dati confortanti che avrebbero potuto bilanciare l'incidenza sforata di poco sopra i 250 casi ogni 100mila abitanti. «I dati dei contagi, con l'ultimo bollettino di oggi, portano la Valle d' Aosta a superare di poche unità il limite di 250 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni.

Tutti gli altri principali parametri, a partire dall'indice Rt, continuano a migliorare». Così il presidente della Regione Erik Lavevaz. «La Regione - spiegava Lavevaz - ha inviato alla Cabina di regia una nota nella quale è stato chiesto di tenere in considerazione l'andamento generale dell'epidemia in VdA, oltre all'incidenza che è rimasta sotto la soglia di 250 fino a tutta la scorsa settimana».

In un'Italia dunque prevalentemente gialla, colore scattato lo scorso lunedì 26 aprile: «Il dato nazionale risente di situazioni regionali piuttosto eterogenee: la variazione percentuale dei nuovi casi Covid aumenta in 3 Regioni e crescono i casi attualmente positivi in 5 Regioni», ricordava già ieri il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.

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Oggi l'indice Rt torna al valore 0,85, uguale a quello della settimana precedente all'ultima. L'incidenza continua a scendere però: il valore è a 146 rispetto al 152 della settimana scorsa. È quanto emerge, secondo quanto si apprende, dall'ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss sull'andamento dell'epidemia per il periodo 12-18 aprile. 

Sebbene la campagna vaccinale progredisca significativamente, complessivamente, l'incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi.

Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio altoSono otto le Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 8 contro le 12 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%). Quello in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32% rispetto al 40% della soglia). Nel grafico qua sotto gli ultimi dati rilevati il 29 aprile.

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