Zona bianca, la Val d'Aosta verso la riapertura di palestre, piscine, cinema e sci: bassi i contagi e terapie intensive

Zona bianca, la Val d'Aosta verso la riapertura di palestre, piscine, cinema e sci: bassi i contagi e terapie intensive
Zona bianca, la Val d'Aosta verso la riapertura di palestre, piscine, cinema e sci: bassi i contagi e terapie intensive
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 00:01

Zona bianca, la Val d'Aosta verso la riapertura: sono bassi i numeri relativi ai contagi, alla pressione sanitaria e lle terapie intensive. La Valle d'Aosta, dunque, sarebbe la prima regione in Italia a diventare zona bianca, che significa riapertura di cinema, teatri, palestre, piscine e impianti di sci.

La decisione definitiva - che tiene conto anche di altri parametri - sarà presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

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I numeri

La piccola regione alpina per la terza settimana consecutiva ha meno di 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti.

I ricoverati in ospedale sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva.

Cosa cambia

Con il passaggio in zona bianca decadrebbero divieti e chiusure (palestre, cinema, teatri) oltre che l'efficacia del Dpcm che blocca lo sci amatoriale fino al 5 marzo.

Sci, i sindaci valdostani: la montagna non può essere dimenticata

«La montagna non può essere dimenticata e soprattutto bisogna avere rispetto per chi ci vive e lavora». È quanto i Sindaci valdostani vogliono ribadire ai ministri competenti ai quali hanno chiesto un incontro. Una delegazione di Primi cittadini dei Comuni turistici più colpiti dalla mancata riapertura dei comprensori sciistici vuole recarsi a Roma: l'obiettivo è «ottenere azioni concrete e veloci in materia di ristori».

«Gli enti locali della Valle d'Aosta - commenta Franco Manes, presidente del Celva - hanno sin da subito fatto richieste molto precise ai rappresentanti del nuovo Governo. Adeguati indennizzi per i mancati introiti del turismo di montagna sono indispensabili e dovranno essere immediati. Come Sindaci condividiamo le motivazioni degli operatori oggi in piazza ad Aosta; da parte nostra, vogliamo portare avanti queste istanze attraverso i canali istituzionali: al Governo chiederemo di farsi carico delle conseguenze di scelte che ci hanno fortemente penalizzato».

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