Lazio in bianco da oggi con altre 12 regioni, «Ma si richiude in caso di variante». Che cosa si può fare

Lazio in bianco da oggi con altre 12 regioni, «Ma si richiude in caso di variante». Che cosa si può fare
di Francesco Malfetano
5 Minuti di Lettura
Domenica 13 Giugno 2021, 22:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 10:04

Tredici in zona bianca e 8 in giallo: anche i numeri delle Regioni ora non lasciano più dubbi. Da oggi l’Italia, finalmente, è per la maggior parte in zona bianca. Passano nella fascia di minor rischio anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia e provincia autonoma di Trento. Un traguardo guadagnato con dati al di sotto della soglia di guardia (meno di 50 nuovi casi ogni 100mila abitanti) confermati per 3 settimane. Numeri positivi che, di fatto, corrispondono al guadagnarsi la revoca di altre restrizioni. Non solo il coprifuoco ma anche i limiti agli spostamenti verso casa di amici e quelli per le tavolate all’aperto. Inoltre ripartono anche diversi settori. Dal wedding (con i banchetti nuziali consentiti solo col green pass) fino a parchi tematici, fiere, congressi, piscine al coperto, centri benessere, sale giochi e casinò. 


Impossibile però ancora parlare di normalità.

E non solo perché restano in vigore le regole base anti-contagio (distanziamento e mascherina obbligatoria anche all’aperto), quanto perché il pericolo è dietro l’angolo. A testimoniarlo anche la preoccupazione espressa ieri da Mario Draghi in Cornovaglia. Al termine del G7, rispondendo ai giornalisti, il premier ha sottolineato come l’aumento dei casi in Gran Bretagna - dove la variante Delta, o «indiana», si sta diffondendo tra i non vaccinati e tra i vaccinati con una sola dose e sta spingendo Boris Johnson a rimandare alcune delle riaperture programmate - sia un campanello d’allarme e quindi bisogna tutelarsi. «Noi facciamo il tampone a chi entra in Italia - ha spiegato - Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi, dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra: ma non ci siamo ancora». 

LE NOTTI
Non ci sono più
limiti di orario

Addio al coprifuoco. Nelle regioni bianche infatti (ancora prima della data prestabilita dal governo, e cioè il 21 giugno) non ci sono più limiti orari agli spostamenti.  Per questo da oggi, nel Lazio e nelle altre 12 regioni collocate nella fascia di rischio più bassa, non sussistono neppure vincoli orari per ristoranti, cinema o qualsiasi altra attività commerciale. Le aperture quindi, proseguono fino agli orari abituali.  In zona gialla invece resiste, ma appunto fino al 21, il coprifuoco fino a mezzanotte. 

TEMPO LIBERO
Riaprono 
spa e piscine

In bianco ripartono anche tutte quelle attività rimaste ancora chiuse: quindi via libera alle piscine al chiuso (per cui valgono le stesse regole di quelle all’aperto con 7 metri quadri a nuotatore in acqua e l’obbligo di mascherina fuori dalla vasca), ai centri benessere e anche ai parchi tematici.  Tutte queste attività dovranno comunque tenere conto delle linee guida regionali che predispongono il corretto distanziamento in ogni momento, l’aerazione dei locali, la continua sanificazione delle attrezzature e percorsi di entrata e uscita differenti. 

FESTE PRIVATE
Ok ma solo
col green pass

Con la zona bianca torna anche la possibilità di organizzare banchetti nuziali o feste private per festeggiare compleanni o altre ricorrenze. L’agognato via libera è però soggetto a numerose restrizioni. 
Ad esempio, se pure non c’è alcun limite al numero di invitati, si dorà rispettare la capienza del luogo che ospita i festeggiamenti. Ma soprattutto è obbligatorio per tutti il green pass. Cioè il certificato che si ottiene dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino, se si è guariti dal Covid o con un tampone negativo risalente a non più di 48 ore prima. 

SPOSTAMENTI
Visite agli amici
senza vincoli

Non solo il coprifuoco. Nelle regioni bianche non sono presenti neppure limiti agli spostamenti legati a particolari motivazioni (a meno che non ci si diriga verso regioni in arancione o rosso ma ad oggi nella Penisola non ve n’è traccia). Alla luce di ciò quindi, ci si può dirigere tranquillamente a far visita presso le proprie abitazioni ad amici e parenti senza dover rispettare alcun vincolo in termini numerici. Una novità importante rispetto alla zona gialla dove invece c’è il limite di 4 persone oltre ai figli minorenni. 

LOCALI
Al chiuso 
in 6 a tavola

Che la zona bianca non sia un liberi tutti lo testimonia soprattutto questa misura. Nelle sale interne dei ristoranti infatti non si può sedere in più di 6 persone allo stesso tavolo (deroga concessa solo nel caso si tratti di due nuclei familiari). Le cose però cambiano all’esterno dove non ci sono più limiti numerici per i commensali. Tuttavia bisogna rispettare delle regole. E quindi almeno un metro di distanza tra i tavoli per i gestori dei locali, e mascherina obbligatoria non appena ci si alza da tavola per i clienti. 

SALE GIOCHI
Tornano 
bingo e casinò

A più di 300 giorni dall’ultima volta potranno finalmente rialzare la serranda anche le sale gioco, le sale bingo e i centri scommesse. Nelle regioni bianche infatti, agli operatori di questo settore, è concesso non attendere il 1° luglio - data fissata per la ripartenza dal decreto riaperture - e quindi accogliere i propri clienti. Stesso discorso anche per congressi e fiere che, al contrario di quanto avviene in giallo, possono tornare a organizzare esposizioni e incontri (tenendo conto dei limiti di capienza degli spazi utilizzati e predisponendo tutto in sicurezza).

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