Zona arancione, quali negozi sono aperti? Regole e orari per lo shopping

Zona arancione, quali negozi sono aperti? Regole e orari per lo shopping
Zona arancione, quali negozi sono aperti? Regole e orari per lo shopping
di Raffaele Alliegro
3 Minuti di Lettura
Martedì 12 Gennaio 2021, 09:42

Ora che l'Italia si appresta a diventare più arancione, per contrastare nuove impennate dei contagi, molti chiedono conferme o cominciano a fare i conti con le norme che entreranno in vigore. E una delle domande principali è: «In zona arancione quali negozi sono aperti, quali chiusi, con quali regole e fino a che ora?» Si tratta anche di una delle richieste più frequenti a cui si dà risposta nel sito del governo.

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Negozi aperti, ma con limitazioni

Stiamo parlando delle regole a cui devono attenersi in zona arancione i commercianti «che svolgono attività diverse da quelle di ristorazione e i gestori degli esercizi commerciali al dettaglio».

La risposta è articolata. La regola generale è che «non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili». Dunque, i negozi restano aperti. Ma «nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole». L'orario di chiusura? I negozi resteranno aperti fino alle ore 20 (l'estensione alle 21 è stata prevista soltanto durante le festività natalizie).

Quindi in zona arancione «le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque», rispettando una serie di prescrizioni. Bisogna assicurare infatti, «oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni».

 

Le regole in zona arancione

Ecco la spiegazione dettagliata fornita sul sito del governo: «Le attività aperte devono rispettare i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, comprese le misure di cui agli allegati 9 e 11 del dpcm. Fra queste, il mantenimento, in tutte le attività, del distanziamento interpersonale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura, nonché la garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d'aria. È inoltre obbligatorio far rispettare le altre misure anti-contagio, come l’ingresso uno alla volta negli esercizi di vicinato (fino a 40 metri quadrati), oltre a un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e scaglionato, in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, ove possibile, percorsi di entrata e di uscita. È obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Infine, è previsto l’uso obbligatorio di mascherine e guanti per i lavoratori e quello del gel per disinfettare le mani e dei guanti monouso, particolarmente negli esercizi di vendita di generi alimentari e bevande, da mettere a disposizione in prossimità delle casse e dei sistemi di pagamento».

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