Dj morta, scavi in un prato per trovare il piccolo Gioele: dopo incidente era vivo. I genitori di Viviana: «Non siamo sicuri sia lei»

Dj morta, scavi in un prato per trovare il piccolo Gioele: «I suoi vestiti potrebbero essere lì»
Dj morta, scavi in un prato per trovare il piccolo Gioele: «I suoi vestiti potrebbero essere lì»
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Lunedì 17 Agosto 2020, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 09:34

Salgono a 14 i giorni consecutivi di ricerche del piccolo Gioele Mondello, il bambino di 4 anni scomparso nel nulla lo scorso 3 agosto con la madre, Viviana Parisi, poi ritrovata senza vita l'8 agosto. Questa mattina le guardie forestali stanno setacciando in particolare un prato «alla ricerca di indumenti» del piccolo Gioele. Il prato si trova a poca distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato trovato il corpo della deejay di 43 anni. Gli inquirenti stanno visionando tutti i video registrati dai droni in questi giorni. Gli investigatori sono alla ricerca di ogni piccolo particolare alla ricerca del piccolo.

Dj morta, Viviana era salita sul traliccio per sfuggire a due rottweiler

In azione anche i militari dello squadrone carabinieri Cacciatori Sicilia, di solito sono impegnati a cercare latitanti. In questa occasione mentre guardia di finanza, polizia, protezione civile e vigili del fuoco sono impegnati a cercare con speciali cani il bambino, i militari dell'Arma stanno ispezionando anche casolari abbandonati. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un vertice in Prefettura sulle ricerche.
 

 

Hanno chiesto di potere vedere le foto del corpo della donna trovate nelle campagne di Caronia lo scorso 8 agosto per avere la conferma visiva che sia la loro figlia e di potere svolgere ricerche del nipote Gioele, di 4 anni di cui non si hanno tracce dallo scorso 3 agosto. Ma il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che ha ricevuto i genitori della dj Viviana Parisi, ha spiegato loro che non era possibile, ma che non ci sono dubbi sull'identità della vittima. Ad accompagnare Luigino Parisi e la moglie c'era il genero Daniele Mondello.

A ricostruire l'incontro è il legale di quest'ultimo, l'avvocato Pietro Venuti. «I genitori - ha detto il penalista - avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere. Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente».
 

Il testimone

Dopo l'incidente stradale «Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita». È la ricostruzione del testimone presente dopo l'impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni della donna.

Gioele, ha aggiunto il procuratore Cavallo, «aveva gli occhi aperti» e il teste «è attendibile» A parlare con la procura sono stati «testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord». All'inizio, ha spiegato il procuratore, «avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l'incidente e si sono presentati».

Viviana Parisi quando è scesa dall'auto, dopo l'incidente stradale, «camminava in modo veloce, ma non correva» e «nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo», ma «non escludiamo alcuna ipotesi», ha detto il procuratore, dopo la ricostruzione fatta dal testimone. «L'ipotesi di un'aggressione da parte di animali selvatici è vagliata da tempo - ha aggiunto il procuratore - ma non è quella privilegiata. È una tesi come le altre. Il contesto familiare? È chiaro che alla luce di questa risultanze...La presenza della signora e del bambino vivi sul posto fanno perdere di importanza ad altri scenari». «Noi - ha ribadito il magistrato - non privilegiamo alcuna pista perché le dobbiamo vagliare tutte, escluderne una potrebbe essere un errore. Non si può sottovalutare alcunché».

 E ancora: «Alla luce delle testimonianza e delle riprese video in nostro possesso riteniamo che Viviana Parisi non fosse seguita. Poi per carità.. Ogni giorno aggiungiamo una tessera in più in questa storia. Al momento è ragionevolmente da escludere...». Il procuratore ha reso noto anche che «sul traliccio la polizia scientifica di Catania non ha risposte definitive su tracce di impronte digitali e dna, non ci sono risultati evidenti». Il magistrato non ha escluso che la donna che «era un'abile camminatrice» sia giunta sul posto «facendo un percorso più lungo».

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