Ha subito violenza sessuale ma, dopo la condanna degli imputati, non è riuscita ad avere nessun risarcimento nel processo civile. Così con un inedito verdetto, applicando l'orientamento tracciato lo scorso luglio dalla Corte di giustizia Ue, la Terza Sezione civile della Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento da parte dello Stato italiano in favore della donna, cittadina italiana, stuprata nel 2005. La questione del mancato indennizzo era finita davanti ai giudici comunitari perchè il nostro Paese non ha recepito la direttiva Ue sul mancato indennizzo alle vittime.
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La violenza sessuale era avvenuta in Italia.