Vaccini anche in farmacia, accordo tra Governo e Regioni. Ai somministratori 6 euro a dose

Covid, vaccini anche nelle farmacie: firmato l'accordo con le Regioni. Speranza: «Importante passo per rendere tutto più veloce»
Covid, vaccini anche nelle farmacie: firmato l'accordo con le Regioni. Speranza: «Importante passo per rendere tutto più veloce»
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Lunedì 29 Marzo 2021, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 20:24

Via libera alle vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie: i farmacisti potranno dunque somministrare direttamente il vaccino, previa la frequenza di corsi di abilitazione organizzati dall'Istituto superiore di sanità, ma saranno esclusi dalla vaccinazione i soggetti ad estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi. Le modalità operative per la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale sono indicate nell«Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2', firmato oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza. 

L'accordo

Nell'Accordo - che definisce la cornice nazionale e le modalità per il coinvolgimento, su base volontaria, dei farmacisti - si precisa innanzitutto che le attività di prenotazione e esecuzione dei vaccini verranno eseguite dalle farmacie »secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità sanitarie e seguendo i criteri di priorità« per la popolazione.

Il vaccino potrà essere somministrato esclusivamente previa acquisizione del consenso informato attraverso la compilazione della scheda per la valutazione dell'idoneità/inidoneità del soggetto a sottoporsi alla vaccinazione, e spetterà alle Aziende sanitarie locali l'onere della distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti alla campagna. Alle farmacie, secondo l'Accordo, è riconosciuta una remunerazione pari a 6,00 euro per ogni vaccinazione. Il protocollo prevede l'utilizzo di adeguati dispositivi di protezione per il farmacista. .

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Le indicazioni

Per quanto riguarda il cittadino, »deve fornire ogni utile informazione ai fini della corretta compilazione del consenso informato; non deve avere avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con persone affette da Covid- 19, non deve avere febbre superiore a 37.5 gradi, non deve avere sintomatologia compatibile con Covid-19, non deve essere positivo a test per Sars-CoV-2«. Deve inoltre rispettare le misure di prevenzione vigenti e quindi indossare la mascherina, igienizzarsi le mani, farsi controllare la temperatura corporea subito prima dell'esecuzione del vaccino (ed in caso di temperatura superiore a 37,5 gradi, non sarà possibile ricevere il vaccino). Dopo la vaccinazione, il soggetto dovrà sostare in area monitoraggio della farmacia per 15 min. Il farmacista sorveglierà e fornirà un supporto di emergenza in caso di reazione anafilattica dovuta alla vaccinazione, avvisando immediatamente il numero di pronto soccorso 118. In caso di comparsa di orticaria, problema respiratorio o emodinamico il farmacista avvisa immediatamente il 118 e posiziona il paziente nella posizione più confortevole a seconda dei casi. Inoltre, se necessario, in caso di grave anafilassi con pericolo di vita, il farmacista somministrerà adrenalina intramuscolo, ripetendo la somministrazione dopo 5 minuti. I dati relativi alla vaccinazione verranno inseriti nel sistema informatico ed il farmacista fornirà al cittadino un'attestazione. Il protocollo definisce pure le caratteristiche relative alle farmacie: accesso regolamentato, mantenimento di adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione, un ambiente dedicato alla vaccinazione o separato dal locale di vendita o, in alternativa, a farmacia chiusa o con altre modalità che garantiscono la riservatezza e la sicurezza necessarie, dotazione di frigoriferi per la conservazione dei vaccini. Le oltre 19mila farmacie sul territorio »aderiranno numerose anche a questa iniziativa, animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo - ha commentato il presidente di Federfarma Marco Cossolo - al raggiungimento dell'obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata«

 

Liguria apripista

A fare da apripista sarà la Liguria: la campagna vaccinale coinvolgerà anche le farmacie. Secondo le stime della Regione, il sistema permetterà di somministrare 2.000 dosi in più ogni settimana. Le farmacie liguri che fungeranno da punti vaccinali territoriali (Pvt) per la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono 52. Lunedì è prevista la ricezione e la preparazione delle fiale, mentre le inoculazioni vere e proprie inizieranno martedì 30. Non saranno i farmacisti a somministrare il medicinale: la procedura verrà seguita da medici o personale abilitato. Le vaccinazioni, inoltre, potranno avvenire all’interno della farmacia solo se questa dispone di locali adeguati. In caso contrario potranno essere effettuate presso sedi esterne situate nelle adiacenze, come studi medici convenzionati, sedi di associazioni di volontariato.

 

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