Vaccino ai bambini, si parte il 16 dicembre. L'Iss: «Covid rischioso anche per i piccoli»

Vaccino ai bambini, si parte il 16 dicembre. L'Iss: «Covid rischioso anche per i piccoli»
Vaccino ai bambini, si parte il 16 dicembre. L'Iss: «Covid rischioso anche per i piccoli»
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Venerdì 10 Dicembre 2021, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 00:06

Partiranno dal 16 dicembre le somministrazioni delle prime 1,5 milioni di dosi di vaccino ad uso pediatrico destinate ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. La struttura del commissario Francesco Figliuolo ha programmato la distribuzione a partire dal prossimo 15 dicembre: seguiranno altri approvvigionamenti a partire da gennaio 2022. La priorità nelle somministrazioni vanno ai bambini «con elevata vulnerabilità» ed a quelli conviventi con soggetti immunodepressi o con elevata fragilità al Covid.

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L'Iss: vaccinare i bambini è necessario

Anche in età infantile l'infezione da Sars-CoV-2 «può comportare dei rischi per la salute: circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva».

E anche nei casi (la grande maggioranza) nei quali l'infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica «non è possibile escludere la comparsa di complicazioni, come la sindrome infiammatoria multisistemica e la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo (long Covid), ha fatto sapere l'Iss nel Primo piano appena pubblicato su efficacia dei vaccini per i bimbi nel ridurre il rischio di infezione (91%) e fake news.

L'Iss evidenzia, nel suo Primo Piano, innanzi tutto la fake news secondo la quale i bambini non si ammalano di Covid e se si ammalano non muoiono, manifestano sintomi lievi e hanno bassa capacità di trasmettere il virus per cui è inutile vaccinare. Rispetto a questo, l'Istituto superiore di sanità sottolinea che «dall'inizio dell'epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in Terapia Intensiva e 9 decessi (dati all'1/12/2021). Nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita». Fascia di età (5-11 anni) per cui dal 16 dicembre prossimo parte in Italia la vaccinazione anti-Covid. In particolare, sui rischi da effetti avversi, l'Iss rassicura sul fatto che l'Ema, l'agenzia regolatoria europea sui medicinali, ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d'età 5-11 anni; nei più piccoli, inoltre, «si osserva un minore rischio di sviluppare miocarditi o pericarditi, e non sono stati segnalati casi durante i test clinici».

I dati sui bimbi che hanno già ricevuto il vaccino

Le informazioni di sicurezza oggi disponibili riguardano non solo i 3.000 bambini che hanno ricevuto il vaccino durante la sperimentazione clinica, ma comprendono anche i primi dati raccolti negli oltre 3 milioni di 5-11enni già vaccinati negli Stati Uniti. La sicurezza sarà sotto costante e stretto monitoraggio. Inoltre, chiarisce l'Iss, «non ci sono studi che hanno dimostrato una correlazione» tra il vaccino e una agevolazione dei processi infiammatori che provocano cambiamenti nel sangue dei più piccoli come anche non è vero che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario ancora non sviluppato dei bambini. «Il vaccino anti Covid, così come gli altri, 'insegnà al sistema immunitario a riconoscere l'agente infettivo prima dell'effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo».

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