Torino, self-service al buio: la protesta dei benzinai contro il caro carburante

La protesta dei benzinai parte da Torino: «Costretti a farlo. Benzina e gasolio aumentano, ma il ricavo rimane fisso a circa 3,5 centesimi al litro»

Torino, self-service al buio: la protesta dei benzinai contro il caro carburante
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Giovedì 10 Marzo 2022, 16:48

Da lunedì 14 marzo impianti self-service al buio durante le ore notturne: parte da Torino la protesta dei benzinai contro il caro carburante. «Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi - dice Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l'associazione dei gestori - e ora siamo costretti a farlo. Benzina e gasolio aumentano, ma il ricavo dei benzinai rimane fisso: circa 3 centesimi e mezzo al litro. In compenso, i litri erogati diminuiscono a causa dell'incremento dei prezzi e i costi di gestione aumentano». L'aumento medio delle bollette elettriche per i benzinai, secondo Nettis, «è del 135%; in un anno sarebbero 10.000 euro in più per ciascun un impianto. Così si mette a rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese. Siamo coscienti che la nostra decisione potrà comportare qualche disagio per i consumatori, ma siano anche convinti di avere la loro solidarietà, perché noi e loro siamo ugualmente vittime di questa situazione».

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«Abbiamo scritto ai parlamentari perché sensibilizzino il governo sulla necessità di un intervento immediato che consenta a tutti - benzinai, consumatori, imprese - di almeno mitigare gli effetti di un fenomeno sempre più preoccupante.

Ci indigna l'assoluta indifferenza del governo, che non può limitarsi a far cassa grazie all'incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie - aggiunge la Faib-Confesercenti -. E' proprio in tema di accise che lanciamo una proposta, magari non risolutiva ma certamente in grado di alleggerire i contraccolpi della crisi: il governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla legge 244/07, in tema di 'accisa mobile (o anticiclica)' che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti della tassazione sui carburanti e, dall'altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. Come si vede - conclude Nettis -, gli strumenti ci sono: è necessario che vi sia anche la volontà politica».

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