Non ha ancora trovato una scuola il bambino disabile di Torino che sarebbe stato paragonato alla gastrite dalle sue maestre. «Oltre al danno anche la beffa - denuncia la madre del bambino -: ad oggi é ancora a casa e non si sono aperte le porte di nessuna scuola per lui, addirittura c'é stata una scuola che mi ha fatto sapere tramite terze persone che per i bisogni di mio figlio loro non sono pronti ed onde evitare il reitararsi di episodi spiacevoli, loro non possono accettarlo».
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La donna ha rivolto, dunque, un appello alle istituzioni: «Ho sentito nei giorni scorsi il sottosegretario Sasso, il quale mi ha dato la sua solidarietà e mi ha detto che avrebbe seguito il caso; adesso gli chiedo anche aiuti a iscrivere mio figlio in una nuova scuola, cosa fondamentale. Mio figlio è triste, si sta rendendo conto di tutto, è turbato, mi chiede continuamente perché è diverso dai suoi compagni e come mai a scuola la sua presenza non era gradita».
«Ci auguriamo che quanto prima chi di dovere si occupi del caso ed aiuti Giovanni a trovare una scuola adeguata», dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea, associazione che sin dall'inizio segue la vicenda.