Torino, bimba investita all’asilo, la petizione della mamma: «Mai più auto vicino alle scuole»

Torino, bimba investita all’asilo, la petizione della mamma: «Mai più auto vicino alle scuole»
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Martedì 14 Giugno 2022, 17:09

«Mai più auto vicino alle scuole». Annabianca Vincenzi, mamma di Emma, la bimba investita nel 2019 a poco di due anni da un fuoristrada parcheggiato nel giardino dell'asilo nido che frequentava sulla collina torinese, lo aveva detto subito dopo la tragedia che l'aveva colpita e poi ribadito qualche settimana fa quando all'Aquila un bimbo è morto travolto da un'auto che ha sfondato la recinzione dell'asilo.

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Un appello che ora è diventato petizione su change.org e che in meno di un mese ha già raccolto quasi 72 mila firme. «Devono esserci norme che stabiliscano una distanza minima tra i posteggi e le zone in cui i bambini giocano e transitano all'asilo e nelle scuole, devono esserci norme che rendono necessari recinzioni sicure e solide», scrive Annabianca Vincenzi nella petizione 'Stop bambini investiti all'asilo, Distanza minima macchine/zone gioco, recinzioni solidè che quando raggiungerà le 75 mila firme entrerà nell'1% di quelle più firmate su chance.org Italia.

Ripercorrendo la vicenda della sua bimba, tornata a casa dall'ospedale « dopo 2 mesi e 4 interventi con un impianto al cervello, senza olfatto e con rischi futuri di svariato genere», senza dimenticare, oltre alla piccola vittima dell'Aquila, anche la bimba investita nel 2018 in un asilo del Lazio e da allora in stato vegetativo, Annabianca Vincenzi chiede una norma che indichi distanze minime e tipologia di recinzioni. «Quello che chiediamo è una normativa stringente che dica, per esempio, che le recinzioni degli asili devono essere di cemento armato e i posteggi a 10 metri dall'ingresso - spiega Annabianca Vincenti all'Adnkronos - per questo ci rivolgiamo alle istituzioni e alla politica perché prendano a cuore la questione.

Se nessuno ci ascolta a poco servono le oltre 70 mila firme che abbiamo raccolto e che speriamo di aumentare nelle prossime settimane. Stiamo parlando di sicurezza dei bambini - conclude - un tema che credo meriti attenzione».

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