Superenalotto, il passo falso del vincitore milionario che saluta così gli amici: «Me ne vado in Costa Rica»

L'operaio di Camino al Tagliamento manda un messaggio sul gruppo WhatsApp di amici: la sua storia

Superenalotto, il passo falso del vincitore. Quel messaggio agli amici: «Saluto tutti, vado in Costa Rica»
Superenalotto, il passo falso del vincitore. Quel messaggio agli amici: «Saluto tutti, vado in Costa Rica»
di Cristina Antonutti
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 13:41

«Saluto tutti! Vado in Costa Rica». Lunedì, a tre giorni dal colpo plurimilionario al Superenalotto, centrato al bar Alla Terrazza di Codroipo con cinque quote da 4,2 milioni ciascuna, il buongiorno dato da un operaio di Camino al Tagliamento sul gruppo WhatsApp di una squadra di amatori calcio del Codroipese, non ha lasciato spazio a fraintendimenti. Tutti sanno che l'autore del messaggio sfida la fortuna ogni settimana. E anche se lui adesso si tira indietro, lasciando intendere di aver fatto uno scherzo di Carnevale, sono in tanti a immaginarselo sotto una palma, mentre si gode il tramonto da una playa sul Pacifico. Dopo quel messaggio, la voce ha cominciato a girare vorticosamente. Impossibile arginarla. Un'ubriacatura di conferme, ipotesi e smentite che alla fine si riducono a «voci» e «chiacchiere» oppure «non si sa» e «non si può dire». Attorno al vincitore, più che un alone di mistero, c'è un'alzata di scudi che soltanto una piccola comunità di poco più di 1.500 abitanti sa ancora fare con le proprie anime. Tutti sanno, nessuno si sbilancia.

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GLI OPERAI La «voce» è arrivata anche a Codroipo.

I primi indiziati sono stati i dirigenti della società di calcio del Camino. «Magari! - è stata la risposta - ma non siamo noi, dovete cercare altrove». Poi è cominciata a girare la voce che i vincitori erano due. E tutti e due operai della Rhoss di Codroipo. Uno residente a Camino e l'altro nella frazione di San Vidotto. «È di Camino, pare che non vada più a lavorare», fa sapere una fonte basandosi sempre sui «si dice» in paese. Ma alla Rhoss non sarebbero arrivate lettere di licenziamento nell'ultima settimana. Anche se tra i 350 dipendenti qualcosa si mormora. «Per ora sono soltanto chiacchiere - fanno sapere al telefono - Non si possono fare nomi certi. Quello che possiamo dire con sicurezza è che qui non c'è stato nessun brindisi. Si parla e basta».

 

IL SINDACO La "voce" è arrivata anche al sindaco Nicola Locatelli. «Ho sentito anch'io - conferma - Se così fosse, sarei felice della fortuna che ha ricevuto, perché è una persona che merita. Mi fa piacere, anche per i genitori e la sorella. Se l'ho contattato? Nooo, non mi permetterei mai. E poi chissà se è vero». Un pensiero, però, va anche alle casse comunali se la vincita dovesse essere confermata. «Bisognerebbe capire come questi 4,2 milioni saranno fiscalizzati, perché in quel caso, se il reddito di un residente aumenta, anche l'Irpef del Comune potrebbe beneficiare di una vincita così importante».

LE ALTRE IPOTESI Tra le piste vi è anche una che porta a Trieste. È la prima che sabato scorso, all'indomani dei cinque "sei" azzeccati al Superenalotto, serpeggiava a Codroipo. Anzi, tra i clienti del Bricofer di viale Venezia, a una manciata di minuti dal bar fortunato. È la pista che indica un dipendente dell'attività commerciale tra i vincitori. Il motivo? Si sarebbe immediatamente licenziato dal posto di lavoro nella sede di Trieste. Non è chiaro, però, se abbia acquistato la quota che vale 4,2 milioni a Trieste, dove c'è stata effettivamente una vincita, o se per motivi di lavoro sia passato per un caffè al bar Alla Terrazza.

IL BARISTA E il bar Alla Terrazza? Che dallo stabilimento della Rhoss è un tiro di schioppo? Da Roberto Martinuzzi, che ai vincitori aveva proposto le quote della combinazione "la buona stella", non si è fatto ancora avanti nessuno. «È presto - osserva - È passata soltanto una settimana». E il potenziale vincitore di Camino? «Ne ho sentito parlare anch'io - conferma - Mi hanno indicato anche il nome, so che gioca al Superenalotto anche lui, ma posso assicurarvi che non viene da me. Lo escludo. Sono sicuro». Chissà, forse Martinuzzi ha ragione. Se fosse un operaio di Camino al Tagliamento (o due ancora meglio), per andare e tornare dal lavoro sceglierebbe la strada per Biauzzo, senza dover allungare il tragitto fino a Codroipo per poter fare sosta al bar Alla Terrazza. Intanto la caccia continua. Con la speranza che i vincitori dei "21 milioni diviso cinque" non siano clienti di passaggio, come sospetta Martinuzzi, ma operai che abitano nei dintorni. Insomma, che la fortuna sia possa spartire in casa.

 

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