Seconde case, ecco chi potrà andare: le regole per spostarsi nelle Regioni, lo strappo della Toscana

Seconde case, ecco chi potrà andare: le regole per spostarsi nelle Regioni, lo strappo della Toscana
Seconde case, ecco chi potrà andare: le regole per spostarsi nelle Regioni, lo strappo della Toscana
di Claudia Guasco
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Domenica 29 Novembre 2020, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 21:52

Se la mappa della diffusione del Covid in Italia è sempre meno rossa e più arancione e gialla, sarà comunque un Natale all’insegna del coprifuoco. No agli spostamenti da una regione all’altra, regole ferree sulle seconde case. Il governo non allenta la linea del rigore, il timore di trasferimenti di massa per le feste che potrebbero innescare nuovi focolai fa si che le ipotesi sul tavolo siano volte a evitare una pericolosa euforia post lockdown. Così una settimana prima di Natale, attorno al 18 dicembre, scatterà il divieto di spostamento tra le Regioni, comprese quelle classificate come gialle.

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NORMA NEL PROSSIMO DPCM

Martedì l’esecutivo stabilirà la data esatta nell’incontro in programma con i governatori, quindi la norma sarà inserita nel Dpcm del 4 dicembre. «Ciò che ispira le decisioni di governo è il principio di evitare le situazioni di assembramento e di socialità», ha messo in chiaro la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa.

I trasferimenti in blocco per le festività nelle seconde case favorirebbe situazioni di pericolo, è la valutazione. Dunque solo se la Regione è gialla sarà consentito spostarsi nella residenza di villeggiatura purché sia all’interno dei confini regionali, se la Regione è arancione è vietato perché non è permesso uscire dal proprio comune di residenza. Tutto questo dal 18, 19 dicembre e per tutta la durata del prossimo Dpcm. Anche ieri il bollettino quotidiano della pandemia riportava numeri in calo, ma il rischio di un nuovo attacco del virus come è accaduto dopo le vacanze estive induce il governo alla cautela. «Non possiamo certo pensare di distribuire il vaccino mentre è in atto la terza ondata», sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza. Da qui la decisione i vietare i passaggi da una Regione all’altra: tra luglio e agosto sette milioni di perone si sono messe in viaggio, una replica invernale con l’aggravante che si trascorre più tempo ambienti chiusi appare insostenibile.

LO STRAPPO DELLA TOSCANA

La soluzione morbida come quella adottata dalla Francia - permesso di raggiungere le abitazioni in montagna, ma con impianti sciistici e ristoranti chiusi per evitare assembramenti - è stata accantonata, gli spostamenti massicci di persone rappresentano comunque un pericolo. Ma tra le Regioni, in attesa del nuovo Dpcm, c’è chi nel frattempo si è mosso controcorrente: il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha firmato ieri una nuova ordinanza (la numero 116) in vigore da oggi che consente, in particolare, gli spostamenti in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione «per raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione in tutta la Regione». Un allentamento che ha sollevato polemiche. «Mi dispiace ma non sono d’accordo. Siamo ancora in zona rossa, i contagi sono alti, i decessi anche, anticipare i viaggi verso il mare non mi sembra né opportuno né utile. Abbiamo fatto e stiamo facendo tanti sacrifici, non li possiamo vanificare in un fine settimana», attacca il sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio Del Ghingaro. «A mio parere questo provvedimento doveva essere concordato con i sindaci interessati, dopo aver previsto idonee norme di controllo - aggiunge Del Ghingaro - Insomma, aspettare l’uscita dalla zona rossa della Toscana, prima di fare un provvedimento del genere sarebbe stato meglio».

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