Vuoi diventare principessa? Nasce la prima scuola per bimbe (dai 6 ai 9 anni). I corsi di portamento e trucco scatenano le polemiche: «Vergogna»

L'ira del web si è scagliata contro l'organizzatrice del corso che prova a spiegare meglio il suo intento (ma non ci riesce). Intanto fioccano le iscrizioni

Vuoi diventare principessa? Nasce la prima scuola per bimbe (dai 6 ai 9 anni). I corsi di portamento e trucco scatenano le polemiche: «Vergogna»
Vuoi diventare principessa? Nasce la prima scuola per bimbe (dai 6 ai 9 anni). I corsi di portamento e trucco scatenano le polemiche: «Vergogna»
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 09:24

Corso di portamento, galateo ,camminata sui tacchi. Nasce a Milano il primo corso per diventare baby principesse. L'annuncio è stato dato tramite una locandina diffusa sui social: le lezioni si terranno a Rho e sono destinate a bambine dai 6 ai 9 anni. Il corso durerà 6 mesi ed è per le bimbe che già in erba sognano di diventare la Kate Middleton del futuro. Ogni giovedì le aspiranti reginette si dovranno destreggiare tra lezioni di bon ton, dizione, trucco e acconciatura, oltre a imparare a camminare sui tacchi. A incoronarle con un attestato sarà una misteriosa Miss G. Il pacchetto, ideato da un'organizzatrice di eventi, scatena la polemica.

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Vuoi diventare principessa? Nasce la prima scuola per bambine

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Dovrebbero vietare queste nefandezze per legge», e ancora «Ma non vi vergognate? Siamo nel 2023, ci stiamo battendo i tutti i giorni per cercare di cambiare questa cultura sessista e patriarcale con tutti i mezzi possibili, abbiamo femminicidi tutti i giorni perché gli uomini pensano, ancora, che le donne siano cose di loro proprietà, facciamo battaglie per il gap salariale, per incoraggiare le donne a studiare materie scientifiche e tecniche, e potrei continuare. MA NON VI VERGOGNATE? Le principesse, il galateo??? Bambine dai 6 ai 9 anni sui tacchi, il trucco, l'attestato? Io vi denuncerei, altroché». Valanga di commenti di utenti adirati: «Sforniamo sterotipi come se non ci fosse un domani. Insegniamo la remissività, lo stare composte, ad ancheggiare con classe sui tacchi. Tutto sempre per la per compiacenza del maschio. Custodi del patrircato, quanto danno fate».

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La spiegazione dell'organizzatrice

Ritratta l'organizzatrice cercando di spiegare meglio il suo intento: «Io credo che chi in questo momento ci si debba un attimo fermare e capire che si sta esagerando. Questo “corso” nasce per infondere autostima, per capire che non serve un cerone in faccia ma basta un lucidalabbra se si vuole», ha esordito in un commento. Per poi entrare meglio nei dettagli: «Impareremo a bere il tè sulla sedia in maniera composta, non con le gambe incrociate sotto il tavolo, impareremo a salutare in diverse lingue, impareremo a camminare sui tacchi per i grandi balli». Poi rassicura: «Non pensate a delle Jimmy Choo tacco 12, basteranno delle ballerine luminose di Elsa e Anna». E ancora: «Impareremo che una principessa deve aiutare il prossimo e incoraggiare le persone a rincorrere i propri sogni, impareremo a farci una bella coda, uno chignon o delle trecce…. Ma soprattutto impareremo che se una bimba si sente principessa la società non la deve additarla come una montata stupida!». Ecco quindi che arriva anche la svolta etica: «Nessuno dovrebbe mai sentirsi giudicata per quello che magari è un suo sogno nel cassetto, ci sono bimbe che passano ore a truccarsi, travestirsi, mettersi ciocche finte, perché non farlo in compagnia? Essere femminili non è da maschilista, essere libere di fare un “corso” che vuole aumentare un autostima sana di se stessi non è sbagliato! Trovo maschilista e parecchio ignorante altresì giudicare una cosa cosi leggera come un assurdità e tante altre parole usate». Ma nonostante le critiche l'organizzatrice è orgogliosa del suo corso: «Dopo tutti questi commenti abbiamo ricevuto tantissime richieste quindi vi ringraziamo per la pubblicità fatta».

Spiegazioni che non sono bastate a placare le critiche tanto che la creatrice del corso (Stefania Vadalà - Maison degli Eventi) ha scritto un vero e proprio post. «Sentiamo il desiderio di chiarire gli intenti del famigerato corso per principesse. Il post non intendeva proporre un corso di educazione per bambine, non voleva proporre di abbracciare stereotipi di genere e non voleva criticare altre forme di espressione dell'infanzia. Per noi bambini e bambine possono essere qualsiasi cosa, possono esprimere la loro bellezza attraverso qualunque forma, possono interpretare qualunque personaggio senza che questo etichetti il loro essere. Questa è una ludoteca. Il fatto che ci fosse una bambina nella foto di presentazione, scelta forse un po' sommaria, non esclude che l'invito fosse aperto a tutte e tutti. Oggi si gioca alle pricincipesse, domani agli indiani. Tutto qui»

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