Virginia Raggi ostaggio dei fotomontaggi su Facebook: ironia sull'immondizia che sommerge Roma

Fotomontaggio virale su Facebook sulla Sindaca Raggi
Fotomontaggio virale su Facebook sulla Sindaca Raggi
di Emilo Orlando
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Sabato 5 Gennaio 2019, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 22:42

«Madame Raggi. La poubelle» che tradotto dalla lingue francese significa: «Signora Raggi e il secchio della pattumiera». Facebook si sta rivelando sempre più un boomerang anche per i suoi fautori.  La prima cittadina di Roma viene ancora una volta sbeffeggiata sui social a suon di fotomontaggi come quello che su una fantomatica rivista francese “Fashion” che  la ritrae in posa trionfante con un simil abito da sera nero lucido ricavato però dai classici sacchi della spazzatura. In piena emergenza rifiuti è diventata virle su “ Facebook”. Con un decoltè scoperto spunta fiera da un compattatore dell' Ama. La satirica copertina spunta proprio quando i dirigenti scolastici della Capitale, in una lettera aperta a Virginia Raggi scrivono che lunedì prossimo  non riapriranno le scuole se il comune di Roma non provvederà a rimuovere i cumuli d' immondizia ammucchiata vicino ai cassonetti.

Lo psichiatra Andreoli: «I social sono per le persone frustrate. Facebook andrebbe chiuso».

Nella missiva dei presidi si legge :« Le numerose segnalazioni che stiamo ricevendo da diversi colleghi di scuole del centro e della periferia, di asili nido, scuole elementari medie e superiori. Basta girare per le strade della città - si legge ancora - e constatare i cumuli di rifiuti a volte anche ingombranti attorno ai cassonetti strapieni di immondizia vicino ai cancelli e ai portoni degli istituti scolastici. Non solo spettacoli poco decorosi, ma anche odori nauseabondi accompagnano la vista dei cittadini nel constatare come animali randagi e roditori trovino spesso bivacco attorno a questi monumenti di pattume. Questo sconveniente scenario - scrivono sempre alla Raggi - è diseducativo per i nostri studenti che tutti i giorni nelle aule educhiamo al senso civico, al rispetto per la città e al decoro, alla cura per il bene pubblico, alle regole della convivenza e della cittadinanza, che poi vedono puntualmente infrangersi fuori dalle loro aule a pochi passi dai portoni d’ingresso delle scuole, attorno a queste pattumiere a cielo aperto».


Chiudere Facebook? Quanto dovrebbe essere pagato ogni utente.

L' ennesimo attacco ad esponenti del “Movimento a Cinque Stelle”, arriva proprio dai social tanto cari ai pentastellati, che anzichè rivederne le regole continuano a puntare il dito contro l' editoria attacando i giornalisti. Un “mea culpa” da parte dei “Grillini” sul clima creato sui social qualcuno se lo aspetta. Proprio in una recente intervista lo psichiatra Vittorino Andreoli, che ha dedicato la sua carriera di medico allo studio dell'uomo e della follia, ha proposto alla comunità di chiudere tutti i social network , perché sono il punto di ritrovo delle persone frustrate. 

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