Unindustria presenta un Manifesto per rilanciare Roma: ecco cosa chiediamo ai 4 candidati a sindaco

Da sinistra Gualtieri, Michetti, Raggi e Calenda
Da sinistra Gualtieri, Michetti, Raggi e Calenda
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Venerdì 17 Settembre 2021, 16:20

Un Manifesto per rilanciare Roma, rinnovarne la leadership e puntare dritti sul futuro: Unindustria, in vista della prossima tornata elettorale, incontra i 4 candidati a Sindaco di Roma Carlo Calenda, Roberto Gualtieri, Enrico Michetti e Virginia Raggi, per presentagli le proposte che arrivano dal mondo delle imprese. Gli incontri, a porte chiuse, si terranno lunedì 20 e venerdì 24 settembre con il presidente Angelo Camilli.

Unindustria, che quest'anno celebra il suo decimo anniversario dalla nascita a seguito della fusione fra le diverse e storiche associazioni provinciali, ha stilato un Manifesto in cinque punti fondamentali: Una Capitale Unica, Vivibile, Produttiva, Intelligente e Futura.

UNA CAPITALE UNICA

In base alle proposte che arrivano dal mondo delle Imprese di Unindustria, Roma dovrebbe avere le funzioni e le prerogative al pari di tutte le grandi capitali estere e con un nuovo assetto istituzionale in cui i municipi possano avere la loro autonomia verso l'efficienza sul territorio. Occorre definire chiaramente le competenze tra Regione, Città metropolitana, Comune e Stato e le renda, dove possibile, esclusive completando, con tempi certi, trasferimenti di poteri e fondi.

UNA CAPITALE VIVIBILE

Servono nuove infrastrutture e la Città deve essere servita da una mobilità pubblica efficiente, da un progetto credibile di gestione dei rifiuti e per la manutenzione urbana e ambientale. Nel solo mese di luglio scorso sono state 13.250 le segnalazioni dei cittadini sulla mancata raccolta dei rifiuti., il 72% di tutte le segnalazioni di disservizi. La Spesa pro-capite per la viabilità e le infrastrutture stradali a Roma è di 83€ mentre a Milano è quasi il doppio, pari a 156€. Sono necessarie una serie di azioni di livello infrastrutturale per aumentare la velocità commerciale delle corsie preferenziali, o ZTL e l’integrazione intermodale dei servizi come ad esempio i nodi di scambio o parcheggi di lunga sosta.

UNA CAPITALE PRODUTTIVA

Per affermarsi come una Capitale Produttiva, Roma deve puntare sia sugli importanti insediamenti industriali e direzionali che ospita, sia sui nuovi investimenti che può attrarre. Le aree industriali e direzionali, ma anche le grandi aree di sviluppo turistico, vanno messe al centro di una nuova strategia territoriale di sviluppo. Solo nelle aree industriali di Tiburtina, Castel Romano, Santa Palomba si concentrano oltre 35 mila occupati. A queste si aggiungono le aree direzionali Eur, Parco de Medici, Fiumicino, Salaria, Pietralata. Per potenziare la produttività occorre investire su un piano di semplificazione delle procedure amministrative prevedendo la digitalizzazione integrale dei rapporti tra il Comune e le imprese.

L’obiettivo deve essere un abbattimento nei primi 2 anni di almeno il 30% dei tempi di risposta degli uffici comunali. Sul piano del turismo, potentissimo polo produttivo di Roma, bisogna aumentare l’attrattività e la competitività in ambito internazionale anche come sede di grandi eventi, potenziando il ruolo del Convention Bureau di Roma e del Lazio.

Inoltre, una grande opportunità di rilancio si lega al riposizionamento di Roma come Capitale più verde d’Europa, valorizzando parchi e ville storiche: Roma è il 1° comune in Italia per densità delle aree verdi, pari al 36% dell’intera superficie comunale.

UNA CAPITALE INTELLIGENTE

Roma deve essere in grado di sostenere nuovi progetti dedicati ai giovani, alle Università del territorio e alla Ricerca, ai settori strategici dell’innovazione. Unindustria progetta infatti una nuova eccellenza accademica: il Rome Technopole, in sinergia con le tre università pubbliche romane, l'idea di veder nascere Roma come una Capitale dell’innovazione della PA tramite la EGovernment

Academy e l'affermazione in ambito nazionale e internazionale della leadership nella Cyber-Security. Un progetto ambizioso e di larghe vedute, basti pensare che solo il Rome Technopole, con il contributo anche dei fondi del PNRR, porterebbe a Roma un investimento di 560 milioni di euro fino al 2026 in opere di rigenerazione urbana, infrastrutture tecnologiche e di ricerca e capitale umano.

UNA CAPITALE FUTURA

Una Capitale Futura con una visione per i prossimi venti anni anche sfruttando tutte le occasioni che si presentano, come il Giubileo del 2025 o le ambizioni sull'Expo, e costruendone nuove in un unico grande disegno. Il Recovery Plan assegna a Roma 800 milioni di fondi esclusivi per interventi di valorizzazione e riqualificazione. Ma nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno molti di più gli ambiti di finanziamento con progetti su digitalizzazione, transizione ecologica, ricerca e formazione. Con i Commissari straordinari si attende il completamento opere infrastrutturali attese

da anni come la chiusura dell’Anello Ferroviario e l’adeguamento della Salaria. Per il Giubileo del 2025 saranno previsti e finanziati ulteriori interventi per la Città. Per le opere sul territorio, inoltre, c’è bisogno di disegnare un quadro di sviluppo organico, concreto, lungimirante pienamente consapevole del potenziale del litorale, del Tevere e delle grandi porte d’accesso internazionali dell’Aeroporto di Fiumicino e del Porto di Civitavecchia.

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