Truffatori on line si spacciavano per Casamonica: «Paga o ti faccio fuori»

Truffe sul web, poi le minacce agli acquirenti: cinque arresti a Tivoli
Truffe sul web, poi le minacce agli acquirenti: cinque arresti a Tivoli
di Enrico Chillè
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Martedì 12 Marzo 2019, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 12:01

Prima truffavano ignari acquirenti con annunci sul web, poi, una volta scoperti, non esitavano a minacciare in vario modo le loro vittime. Dopo un lungo periodo di indagini, però, cinque persone sono state arrestate a Roma e provincia dai carabinieri della stazione di Colonna, su disposizione del gip del Tribunale di Tivoli.

Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, mentre l'organizzatore del sodalizio è accusato anche di minaccia aggravata. I cinque fermati si erano accordati per pubblicare sul web diversi annunci di vendita di telefoni cellulari, dispositivi elettronici e piscine da esterno, chiedendo un pagamento preventivo tramite ricarica di carte prepagate. I prezzi, assolutamente convenienti rispetto alla media, avevano attirato facilmente centinaia di persone, che prima hanno pagato e poi non hanno mai ricevuto il prodotto acquistato.

Le truffe finora accertate sono 156, ma gli inquirenti sono convinti che il numero possa essere decisamente maggiore. Le indagini erano iniziate nel settembre 2017, in seguito alla denuncia di alcuni acquirenti truffati. Quando non vedevano arrivare la merce acquistata, le vittime della truffa chiedevano spiegazioni ai venditori, che incolpavano le ditte incaricate della spedizione e si rifiutavano di rimborsare gli acquirenti. Quando questi ultimi chiedevano un rimborso, infatti, di tutta risposta si vedevano raggiungere da minacce di vario tipo: dalla violenza fisica, paventando legami (mai accertati dagli investigatori) con il clan dei Casamonica, fino alla pubblicazione di annunci su siti di incontri per prestazioni sessuali a pagamento con il numero di telefono della vittima.

L'identificazione del capo del sodalizio criminale, un romano di 40 anni, C.M., è stata resa possibile grazie alla registrazione della telefonata inoltrata da una vittima ai carabinieri in sede di denuncia. Il Ris di Roma ha poi confrontato la voce dell'uomo con quella di registrazioni analoghe. A carico dei cinque arrestati pesa anche l'aggravante prevista dall’articolo 61 nr. 5 del codice penale, tipico delle cosiddette “truffe on line”, in considerazione della posizione di forza dimostrata dagli autori del reato in relazione alle vittime che utilizzando la piattaforma di internet, non sono posti in condizione di verificare preventivamente l’identità del venditore nè tanto meno il prodotto da acquistare.

Le vittime delle truffe online sono residenti in varie regioni d'Italia e il giro d'affari, relativo ad appena due mesi, è stato di circa 25mila euro. C.M., pregiudicato e organizzatore delle truffe, si trova ora in carcere. Gli altri arrestati (un romano di 50 anni, una romana di 42 anni, un calabrese di 31 anni e una russa di 29) si trovano invece agli arresti domiciliari.

C'è anche una sesta persona indagata, ma in stato di libertà.

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