Stadio Flaminio, non solo la Lazio. Il Tar: «Valutare il progetto della Roma Nuoto»

La pronuncia del tribunale amministrativo regionale sull'impianto

Lo stadio Flaminio dall'alto
Lo stadio Flaminio dall'alto
di Ernesto Atena
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Giovedì 18 Aprile 2024, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:01
Per l’assegnazione dello stadio Flaminio c’è anche la Roma Nuoto. Quando ormai si era ad un passo dalla presentazione del progetto del patron della Lazio, Claudio Lotito, atteso per i primi giorni di maggio, ieri il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del consorzio Roma Nuoto ed ha intimato il Comune di Roma di riattivare la conferenza dei servizi relativa al suo progetto, che prevede un abbassamento della quota del campo da gioco e la realizzazione di nuovi volumi per piscine, palestre e una pista di ghiaccio. Naturalmente la riapertura della procedura non equivale all’assegnazione dello stadio alla Roma Nuoto. La Lazio è sempre pronta a partire con il suo progetto, per fare del Flaminio la nuova casa dei biancocelesti. Ma ora dovrà un altro rivale con cui fare i conti. Il Comune, dal canto suo, si è detto «pronto a valutare parallelamente tutte le proposte di partenariato pubblico-privato presentate o che verranno eventualmente ricevute - ha spiegato l’assessore capitolino allo Sport, Alessandro Onorato - La priorità è la riapertura del Flaminio, per recuperare nel minor tempo possibile un impianto di rara bellezza architettonica, come fatto con la recente riapertura del Palazzetto dello sport».
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