Vigili urbani spiati. Con una cimice nascosta in un ufficio. Il caso è scoppiato al VI Gruppo Torri della Polizia Municipale di Roma, più precisamente dalla squadra amministrativa, che si occupa di controllare le licenze commerciali, effettuare i sopralluoghi nel locali e verificare gli abusi edilizi nel quartiere di Tor Bella Monaca, la più grande piazza di spaccio di Roma.
La scoperta della microspia è avvenuta per caso nei giorni scorsi, quando un agente del gruppo ha sentito delle strane interferenze alla radio, mentre stava ascoltando la musica durante il servizio.
Tre le ipotesi al vaglio degli inquirenti. La più accreditata è che la cimice sia stata piazzata nell'ambito di un'indagine per reati contro la pubblica amministrazione e che i vigili urbani dell'ufficio fossero sotto la lente degli inquirenti. L'altro spunto investigativo riguarda la famiglia Moccia, il clan che ha allungato i suoi tentacoli sulle attività commerciali di Tor Bella Monaca e che, grazie a una serie di prestanome, sta rilevando bar e frutterie che fungono da copertura all'attività di riciclaggio e spaccio gestita dalla famiglia legata alla camorra e vicina a Michele Senese, il boss della mala romana originario di Afragola. Infine gli inquirenti non escludono neanche che la microspia possa essere legata a una faccenda meno complicata: c'è anche l'ipotesi, infatti, che la microspia sia stata piazzata qualche vigile geloso per controllare le mosse di qualcun altro in ufficio.
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