Maxi sequestro di droga della polizia di Primavalle, scoperta una Smart con nascondigli segreti

Maxi sequestro di hashish a Primavalle
Maxi sequestro di hashish a Primavalle
di Emilio Orlando
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Venerdì 3 Settembre 2021, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 20:49

Per far aprire il nascondiglio segreto dove era occultata la droga, bisognava accendere lo sbrinatore, allacciare la cintura sul sedile senza passeggero e attraverso due pistoni idraulici, si alzavano i sedili posteriori dell’auto sotto i quali veniva nascosta la sostanza stupefacente. La combinazione “stupefacente”, che gli investigatori del distretto di polizia di Primavalle hanno scoperto, gli ha permesso di sequestrare, all'interno della “Smart” un ingente quantitativo di hashish.

Trenta chili di “fumo” per un valore di circa trecentocinquanta mila euro, erano nascosti in un box in via Corrado Alvaro nel quartiere Talenti, dove il ventottenne Magnaye Kevin Mark Ondo, lo deteneva e trasportava per conto di una grossa organizzazione criminale che opera nei quartieri di Primavalle, Boccea e Montespaccato. E' bastato un breve appostamento dei detective del distretto, diretti dal primo dirigente Tiziana Lorenzo, per capire che il giovane di origini filippine, ma nato in Italia, aveva qualcosa da nascondere. ( Nella foto in basso l'appartamento sequestrato in via Diano Marina).

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Maxi sequestro della polizia di Primavalle

Il giovane è stato fermato proprio mentre stava caricando sulla vettura alcuni pacchi prelevati precedentemente da una valigia posta su uno scaffale all’interno del box. Al momento dell’intervento il giovane aveva messo in macchina 6 etti e 12 chili di hashish. Altri 18 chilogrammi della stessa sostanza sono stati trovati all’interno della valigia. Qualche giorno prima, infatti, la stessa macchina che aveva il sistema sofisticato di apertura dei vani segreti era stata notata durante un altro blitz antidroga in via Diano Marina nel quartiere di Primavalle a ridosso di via di Torrevecchia, dove a finire in manette era stato in ventunenne Michele Antonelli, che gestiva lo spaccio di cocaina e hashish e marjuana in un appartamento trasformato in un supermarket della droga, che rendeva quotidianamente un guadagno illecito di quasi ventimila euro.

I due blitz antidroga, hanno svelato ancora una volta che i clan di narcotrafficanti della zona,Domizi, Nicitra, Gambacurta, Salvatori, Zioni e Bennato “arruolano” giovani poco più che ventenni, incensurati per fargli spostare grossi quantitativi di droga e dove le famiglie malavitose dei quartieri del narcotraffico del Tuscolano, del Tiburtino e del Nomentano, si sono “alleate”.

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