Roma, la devastazione dopo le occupazioni. I presidi: «Furti e danni per centinaia di migliaia di euro»

Dai computer rubati ai compiti in classe buttati nell’acqua: una media di 10mila euro di danni a scuola

Roma, la devastazione dopo le occupazioni. I presidi: «Furti e danni per centinaia di migliaia di euro»
di Elena Gianturco
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 21:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 11:09

Computer rubati, laboratori devastati, canestri e distributori di snack spaccati e cumuli di rifiuti lasciati ovunque. E’ solo una parte di quanto accaduto nelle oltre 50 scuole occupate dagli studenti a Roma. Una lista di danni lunghissima che include porte rotte, finestre sfondate e cattedre lanciate sulle scale.

 

«Una media di 10mila euro a scuola per danni che arrivano fino a 500mila euro» spiega Mario Rusconi, presidente dell'Anp Roma. «E’ successo di tutto - prosegue Rusconi - dai 17 computer rubati al Russel dove è stata rotta anche la Lim utilizzata da una ragazza ipovedente ai compiti in classe buttati nell’acqua, fino agli escrementi nel lavandino dei bagni imbrattati di sangue».

Le devastazioni spiega Rusconi «hanno riguardato la maggior parte delle oltre 50 scuole occupate a Roma. Morgagni, Galilei, Margherita di Savoia, Darwin, Lombardo Radice, non c’è scuola che non ha subito danni». I più fortunati dovranno spendere "solo" 2.500 euro per la sanificazione, le altre scuole invece molto di più.

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«Le occupazioni - prosegue Rusconi - da anni si stanno rivelando un rito inutile, a questo si aggiungono i danni per centinaia di migliaia di euro. Mentre possiamo comprendere, ma non giustificare l'esasperazione di molti ragazzi, non riusciamo a capacitarci della solidarietà espressa da istituzioni politiche il cui mandato dovrebbe consistere non in comode parole di circostanza bensì in atti concreti per risolvere i problemi che le occupazioni mettono in evidenza. Blandire i giovani con retoriche parole di solidarietà a cui non seguono fatti coerenti significa fondamentalmente ingannarli e non contribuire alla loro crescita umana, e alla loro formazione democratica».

Danni che per Rocco Pinneri, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale del Lazio, dovranno essere pagati dagli studenti che hanno occupato la scuola. In una circolare ai dirigenti scolastici Pinneri scrive: «...Al termine dell'occupazione occorrerà che chiediate a chi è stato identificato di risarcire la spesa per la sanificazione della scuola assieme a ogni eventuale danno non essendo giusto che se ne debba far carico la collettività, cioè persino quegli studenti che non hanno occupato e che sono stati già danneggiati, per la violenza di alcuni compagni o di esterni, perdendo giorni di lezione».

«Esprimiamo - aggiunge in proposito il presidente dell'Anp Roma - piena solidarietà al Direttore generale dell'Usr Lazio, Rocco Pinneri, il quale in maniera pacata e costruttiva ha voluto ricordare alle famiglie e agli studenti i rischi che corrono andando contro la legge, a cominciare dalle devastazioni degli ambienti scolastici e dall'impedimento delle lezioni. Si aggiunga poi il rischio di una diffusione della epidemia nelle scuole occupate nelle quali non è possibile garantire le condizioni di sicurezza anticovid che quotidianamente le scuole assicurano durante lo svolgimento delle attività didattiche in presenza».

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