Roma, Villa Ada e gli attrezzi sportivi? Tutti riverniciati, ma sono rotti. Chi fa ginnastica rischia di farsi male VIDEO ESCLUSIVO

villa ada_attrezzi sportivi_roma
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di Lorena Loiacono
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Martedì 11 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 11:27

Sotto il trucco, c’è l’inganno: le attrezzature sportive di Villa Ada sembrano fresche di vernice e quindi di restyling. Macchè, sbagliato. Per la maggior parte sono rotti, anzi mancano dei pezzi fondamentali: «Così ti spacchi la schiena», tuonano gli sportivi. 
Altro che attività all’aria aperta, a Villa Ada si rischia grosso ad usare le attrezzature installate qualche anno fa dal Comune sulla riva del laghetto, di cui però mai nessuno si è preso cura. E così nello scorso fine settimana, quando sembrava che finalmente fossero stati sostituiti perché brillavano sotto il sole, arriva la beffa: si tratta solo di una bella passata di vernice. 


La classica romanella, direbbe qualcuno.

Infatti sono sempre gli stessi, vecchi di anni, semplicemente sono stati colorati di nero. Uno sponsor li ha pitturati e ha messo su il marchio, per pubblicizzare le sue bevande proteiche. 


Niente di nuovo, quindi. L’area destinata al fitness resta lì, praticamente si trova in una conca che alla prima pioggia diventa un pantano con fango ovunque tanto da far usare le pedane per uscire dalle sabbie mobili. Mentre i seggiolini spaccati dondolano senza criterio, a vuoto: uno è stato addirittura riempito di cemento ma resta comunque inutilizzabile. Per chi vuole allenare le gambe manca una parte, quella sinistra, e quindi si potenzia solo la coscia destra, l’altra resta a penzoloni. 


Lo stesso accade per gli attrezzi in legno, poco più su: la panca per gli addominali è storta e quella per lo step si è infossata e va in discesa. L’allenamento quindi prende tutta un’altra piega: diventa sopravvivenza. «Vengo qui da anni con gli atleti – spiega Alessandro Quinti, preparatore atletico del Villa Ada World Fitness – ma so bene quanto si rischia. Per gli addominali conviene sdraiarsi sul prato, davvero. Ho anche messo dei fogli a mo’ di tutorial per spiegare come muoversi senza farsi male ma poi sono spariti. Serve una seria manutenzione altrimenti qui si rischia di farsi male». Ed è un peccato visto che, negli ultimi mesi, con le palestre chiuse quell’area poteva rivelarsi una risorsa importante. Non lo è stata.

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